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“Uno strumento in più per la lotta alla pandemia di Covid-19“. Così Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione europea per la politica estera e di sicurezza, ha commentato le ultime notizie riguardanti il vaccino russo Sputnik V, giudicato estremamente efficace dalla comunità scientifica a conclusione delle canoniche fasi di sperimentazione. Il capo della diplomazia dell’Ue ha parlato a Mosca, in una conferenza stampa congiunta con il ministro degli esteri russo Sergey Lavrov, complimentandosi con i ricercatori locali e augurandosi che l’EMA, l’Agenzia europea del farmaco, certifichi al più presto l’efficacia del vaccino per poterlo così distribuire.
Borrell: “Notizia importante in un momento di carenza di vaccini in Ue”
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“Prendo la parola per congratularmi con la Russia per questo successo – ha esordito Borrell parlando dei dati pubblicati dalla comunità scientifica, che promuovono Sputnik V -. Si tratta di una buona notizia perché significa che avremo uno strumento in più contro la pandemia”.
“Sono molto contento di aver letto articoli scientifici sulla presitigiosa rivista The Lancet in merito alla performance del vaccino russo – ha aggiunto Borrell -. Ora spero che l’Agenzia europea del farmaco possa certificarne l’efficacia in modo tale che si possa utilizzare negli Stati membri dell’Unione europea. Sarebbe una buona notizia perché, come sapete, stiamo affrontando un periodo di carenza di scorte di vaccini e quello russo sarebbe importante. Mi congratulo ancora per la capacità scientifica della Russia”.
I dati su Sputnik V raccolti da The Lancet
L’articolo di The Lancet risale a martedì 2 febbraio. Lo studio pubblicato riguarda la fase 3 della sperimentazione del vaccino, il primo al mondo contro il Covid-19 ad essere registrato (non senza polemiche) da un governo nazionale, quello russo. In particolare, gli studiosi hanno confermato un’efficacia media pari al 91,6% contro l’infezione. La percentuale dell’efficacia sale al 91,8% per gli over 60.
Inoltre, la sperimentazione non ha riscontrato effetti collaterali gravi associabili alla somministrazione. Soltanto in alcuni casi le persone che si sono prestate alla sperimentazione hanno avuto lievi sintomi influenzali.