Fra Italia e Russia è forte il rischio di una crisi diplomatica, dopo l’arresto di un ufficiale della Marina italiana e di un militare delle forze armate russe, con l’accusa di compravendita di documenti “classificati”. La Farnesina e la diplomazia russa hanno dichiarato di voler indagare al fondo sull’episodio. Il ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio, ha convocato l’ambasciatore russo Sergey Razov per fare luce sulla questione. Ha inoltre annunciato l’espulsione dal Paese di due funzionari dell’ambasciata.
Di Maio convoca l’ambasciatore: “Gravissima vicenda”
“In occasione della convocazione al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dell’ambasciatore russo in Italia – ha scritto Di Maio sul suo profilo Facebook –, abbiamo trasmesso a quest’ultimo la ferma protesta del governo italiano e notificato l’immediata espulsione dei due funzionari russi coinvolti in questa gravissima vicenda. Ringrazio la nostra intelligence e tutti gli apparati dello Stato che ogni giorno lavorano per la sicurezza del nostro Paese”.
In occasione della convocazione al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dell’ambasciatore…
Pubblicato da Luigi Di Maio su Mercoledì 31 marzo 2021
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Tra le reazioni politiche anche quella del sottosegretario all’Economia, Claudio Durigon. “Attendiamo i risvolti perché il fatto è grave – ha dichiarato uscendo dalla Camera dei Deputati -. Il Parlamento farà il punto e anche il governo. Una cosa è certa: lo spionaggio è grave”.
La reazione della diplomazia russa all’espulsione dei funzionari
Secondo quanto riportato dall’agenzia RIA Novosti, il Cremlino ha reagito alle notizie che arrivano dall’Italia auspicando che l’episodio non crei difficoltà nel rapporto diplomatico fra Russia e Italia. L’ambasciata russa nel nostro Paese, in una nota riportata dall’Ansa, ha confermato gli arresti, ritenendo però “inopportuno commentare i contenuti dell’accaduto”.
Fa molto rumore, in particolare, l’espulsione dei funzionari dell’ambasciata. “Ci dispiace per l’espulsione da Roma di due dipendenti dell’ambasciata russa – è la dichiarazione del Ministero degli Esteri russo affidata all’Ansa -. Stiamo approfondendo le circostanze di questa decisione. Faremo un ulteriore annuncio sui nostri possibili passi in relazione a questa misura, che non corrisponde al livello delle relazioni bilaterali“.
Per il vicepresidente della Commissione della Duma per gli affari internazionali, Alexey Chepa, Mosca reagirà presto in modo “analogo” all’espulsione dei dipendenti dell’ambasciata. “Vi sarà una risposta simmetrica” ha detto Chepa all’agenzia Interfax.