I Simpson, censurato l’episodio di Piazza Tienanmen a Hong Kong

Disney+ Hong Kong ha rimosso dal suo catalogo un episodio de I Simpson. La puntata in questione è andata in onda negli Stati Uniti su Fox nel 2005. Al suo interno vi è un chiaro riferimento alla protesta di piazza Tienanmen. L’episodio è “Adozione Made in China” della stagione 16 e include un riferimento alla foto del Rivoltoso Sconosciuto e una targa che recita “Piazza Tien An Men. In questo luogo, nel 1989, non è successo niente. La targa presente nell’episodio è un riferimento ai numerosi tentativi del governo cinese di censurare qualsiasi commemorazione o discussione sui drammatici eventi del 1989.

 

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Legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong, che cosa prevede

Fino a poco tempo Hong Kong vantava significative libertà artistiche e politiche rispetto alla terraferma. Ma le autorità stanno attualmente trasformando la città sulla scia delle enormi e spesso violente proteste per la democrazia di due anni fa. Tra la sfilza di misure ci sono le nuove leggi sulla censura introdotte quest’estate, che vietano qualsiasi trasmissione che possa violare la legge sulla sicurezza nazionale. Da allora la censura ha ordinato ai registi di fare dei tagli e ha rifiutato il permesso di mostrare al pubblico alcuni film. La legge “è pericolosamente vaga e ampia“, come riferito da Amnesty International. Infatti, in base alle disposizioni, qualsiasi cosa potrebbe essere considerata una minaccia alla “sicurezza nazionale”, e può essere applicata a chiunque sul pianeta. Secondo questa nuova legge la “secessione”, la “sovversione”, il “terrorismo” e la “collusione con forze straniere” sono soggetti alla massima pena dell’ergastolo. Ma “questi reati sono definiti in modo così ampio che possono facilmente diventare reati di tipo ‘piglia tutto’ utilizzati in procedimenti giudiziari a sfondo politico con pene potenzialmente pesanti“, riferisce Amnesty International.

Band China, l’episodio di South Park che rischia la censura

La scorsa settimana il leader nominato da Pechino di Hong Kong, Carrie Lam, ha promesso di “tappare in modo proattivo le scappatoie” di internet e di introdurre regolamenti sulle “notizie false“. I contenuti che fanno satira sulla Cina sono ancora disponibili su altre piattaforme di streaming a Hong Kong. Il canale Netflix di Hong Kong, ad esempio, sta ancora trasmettendo “Band in China“, un episodio della serie di cartoni animati “South Park”. In quell’episodio, uno dei personaggi finisce in un campo di lavoro cinese. La puntata prende in giro i media americani disposti a modellare i loro contenuti per evitare di offendere i censori del governo cinese. Nel 2019, a seguito delle critiche dell’episodio, il governo cinese ha vietato la serie interamente nel paese, suscitando le critiche da parte dei creatori dello spettacolo. La notte dell’8 ottobre 2019, l’episodio è stato proiettato in una strada trafficata nel distretto di Sham Shui Po di Hong Kong come forma di protesta.

 

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