Giusto pochi giorni fa a Pechino era scattato l’obbligo di vaccinazione (e il suggerimento stringente a girare con la mascherina) per frequentare i luoghi pubblici. E ora sembra di tornare indietro a quasi due anni fa. Una nuova sottovariante Omicron, denominata BA.5.2.1, è stata scoperta infatti a Shanghai, in Cina. Lo ha annunciato il vicedirettore della commissione sanitaria cittadina, Zhao Dandan. Il caso è stato registrato lo scorso 8 luglio nel distretto finanziario di Pudong ed è collegato ad altri contagi importati dall’estero.
La notizia conferma le difficoltà delle autorità cinesi a tenere sotto controllo il Covid e le sue mutazioni, nonostante la strategia “tolleranza zero” contro il virus. La stessa città di Shanghai è rimasta chiusa per circa due mesi fino all’inizio del giugno. Ancora adesso è oggetto di rigide misure di contenimento del virus. “La nostra città ha continuato a registrare casi positivi trasmessi localmente e il rischio di diffusione dell’epidemia nella popolazione resta molto alto”, ha ammesso Zhao. Il dirigente ha anche annunciato che i residenti dei più popolosi distretti di Shanghai dovranno sottoporsi a due tornate di test a tappeto tra il 12 e il 14 luglio.
In Europa è arrivato il via libera alla quarta dose da parte dell’Agenzia europea del farmaco. Però non siamo gli unici a correre ai ripari. Anche perché la somministrazione della quarta dose del vaccino contro il Covid-19 sembra assolutamente importante. Secondo uno studio condotto dall’Università di Tel Aviv, dall’Università di Gerusalemme e dal ministero della Salute di Israele, si dimostra che così si riduce del 72% il rischio di morte tra gli anziani.
C’è da dire che la quarta dose ha ridotto del 34% la possibilità di contrarre la variante Omicron del virus, mentre il 64-67% dei vaccinati ha evitato il ricovero in ospedale. In particolare, lo studio ha esaminato la diffusione del virus e l’andamento dei sintomi tra 24.088 anziani residenti in case di cura a cui è stata somministrata la quarta dose del vaccino Pfizer e altri 19.687 con tre dosi soltanto di vaccino. E intanto, mentre si è scoperta questa nuova sottovariante di Omicron a Shanghai, gli italiani ritornano ad acquistare mascherine e tamponi. Tanto che giusto nei giorni scorsi (il 7 luglio), l’Agenzia delle Entrate è stata costretta a diramare una circolare in cui assicura che le spese sostenute dai contribuenti per i tamponi e test Covid-19 “sono detraibili e, se eseguiti presso una farmacia, si possono pagare in contanti”.
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