La Corea del Nord ha testato un nuovo missile balistico sottomarino verso il mar del Giappone. A renderlo noto è il Comando di Stato maggiore congiunto di Seul, secondo il quale il lancio sarebbe partito da un sito nei pressi di Sinpo, nella provincia dello Hamgyong Meridionale, sulla costa Est del Paese.
Secondo il Comando sudcoreano, il missile balistico sarebbe partito da un sottomarino. “Il nostro esercito ha rilevato un missile balistico a corto raggio non identificato”, si legge in una nota dei capi di Stato maggiore. Per i quali si tratterebbe di “un SLBM”, ovvero un Submarine-launched ballistic missile.
In base agli ultimi aggiornamenti ufficiali di Seul, il vettore avrebbe coperto una traiettoria di 430-450 km prima di finire nel mar del Giappone, come confermato anche dalla Guardia costiera nipponica, con un’altitudine massima di 60 km. Il lancio sarebbe avvenuto attorno alle 10.17 locale, le 3.17 ora italiana.
A destare preoccupazione è però la tempistica del test missilistico. Il lancio, infatti, è avvenuto proprio mentre i delegati di Corea del Sud e Giappone si trovano a Washington per un vertice sui rapporti bilaterali con il Paese asiatico, dopo che a ottobre le autorità avevano riattivato i canali di comunicazione intercoreani.
Al summit sono presenti l’inviato Usa, Sung Kim, quello sudcoreano, Noh Kyu-duk, e quello giapponese, Takehiro Funakoshi. L’obiettivo è convincere Pyongyang a tornare al tavolo dei negoziati mettendo sul piatto alcuni incentivi, come ad esempio degli aiuti umanitari per la popolazione.
Uno dei principali coni d’ombra su cui si interrogano gli esperti è se la Corea del Nord possa o meno armare questi missili con delle testate nucleari. Uno scenario improbabile secondo Leif-Eric Easley, professore alla Ewha Womans University di Seul, interpellato dall’Associated Press.
Intanto, comunque, il Comando di Stato maggiore di Seul fa sapere che “le autorità di intelligence di Corea del Sud e Stati Uniti stanno conducendo un’analisi approfondita” sull’accaduto. Mentre l’Ufficio di presidenza sudcoreano ha riunito d’urgenza il Consiglio di sicurezza nazionale, dato il periodo molto delicato.
Perché giovedì Seul lancerà Nuri, il suo primo razzo spaziale sviluppato sul fronte domestico, dal Cosmodromo di Goheung. Un evento che potrebbe portare la Corea del Sud a diventare la decima nazione al mondo a inviare un satellite nello spazio con la propria tecnologia.
Il timore maggiore, alla fine, è quello di una vera e propria escalation. Nell’ultimo mese, infatti, Pyongyang ha testato ben quattro razzi diversi, dall’ipersonico al missile crociera a lunga gittata. Quest’ultimo, fra l’altro, potrebbe essere equipaggiato con una testata nucleare.
L’ultimo in ordine di tempo è il test del missile ipersonico, avvenuto il 28 settembre. Dopo cioè che l’ambasciatore nordcoreano Kim Song, durante il suo discorso all’Assemblea generale dell’Onu, aveva lanciato un appello agli Usa affinché terminassero le esercitazioni militari congiunte con la Corea del Sud.
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