Nella notte di lunedì 26 dicembre, un drone ha attaccato la base aerea di Engels, in Russia, a circa 500 km a nord-est del confine con l’Ucraina. Tre membri del servizio tecnico hanno perso la vita a causa delle ferite causate dai frammenti che si sono generati quando il velivolo, che volava a bassa quota intorno all’1:35 (ora locale), è stato abbattuto dalle difese aeree di Mosca. L’ha riferito il ministero della Difesa russo.
Su Telegram, Roman Busargin, il governatore di Saratov, è stato il primo a comunicare quanto avvenuto nella base aerea. Quest’ultima ospita vari bombardieri strategici, che sarebbero usciti illesi dall’ultimo attacco, e lo scorso 5 dicembre era già stata oggetto di un attacco simile, assieme a quella di Dyagilevo nella regione di Ryazan. Da parte dell’esercito ucraino non sono arrivati commenti ufficiali su quanto avvenuto in Russia.
Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina sono 102.600 i soldati russi che hanno perso la vita, 550 dei quali sono morti nelle ultime 24 ore. Lo riferiscono le forze armate di Kiev, segnalando anche la perdita di altri cinque carri armati (per un totale di 3016 unità), la distruzione di altri cinque sistemi di artiglieria (1996 in totale) e di un drone.
Come affermato dal presidente Vladimir Putin, la Russia è pronta a negoziare con tutte le parti coinvolte nella guerra in Ucraina, mentre sarebbe l’Ucraina a rifiutare il dialogo. Nel corso di un’intervista alla televisione di stato Rossiya 1, il leader ha dichiarato quanto segue: “Siamo pronti a negoziare con tutti i soggetti coinvolti su soluzioni accettabili, ma dipende da loro: non siamo noi a rifiutarci di negoziare”. La replica di Kiev non si è fatta attendere ed è arrivata tramite le dichiarazioni del consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak: “Putin ha bisogno di tornare alla realtà. La Russia ha attaccato da sola l’Ucraina e sta uccidendo i civili. La Russia non vuole negoziati, ma cerca di evitare le sue responsabilità. Questo è ovvio, quindi ci stiamo muovendo verso il tribunale”.
Putin ha anche accusato l’Occidente di voler “dividere” la Russia e ha dichiarato di essere “sicuro al 100%” che il suo Paese distruggerà i missili Patriot statunitensi inviati in Ucraina. “Tutto si basa sulla politica dei nostri avversari, che mirano a dividere la Russia, la Russia storica”. Ha poi assicurato che l’obiettivo di Mosca era diametralmente opposto: “Unire il popolo russo”.
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