Per comprendere esattamente quanti siano ancora gli italiani presenti attualmente sul territorio dell’Ucraina bisognerebbe fare un passo indietro a più di due mesi fa. Ovvero a prima dello scoppio della guerra a seguito dell’invasione della Russia. Fino al 24 febbraio 2022, infatti, il numero di nostri connazionali che risedevano nel Paese ora occupato dalle forze di Putin si aggirava intorno alle 2.000 unità. Adesso, dopo oltre un mese di conflitto, com’è la situazione?
La guerra in Ucraina ha inevitabilmente costretto molte persone a scappare dal proprio Paese. Donne e bambini, soprattutto, hanno dovuto abbandonare la propria terra di origine, bombardata ormai da più parti. Stiamo parlando di milioni di individui, che hanno trovato riparo soprattutto nei Paesi di frontiera (Polonia, Romania e Moldavia su tutti). Ma anche il centro dell’Europa ha fatto la propria parte. L’Italia, per esempio, ha accolto oltre 70mila profughi. Ma, a proposito del nostro Paese, quanti italiani in questo momento si trovano ancora in Ucraina.
A rispondere ci ha pensato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, fornendo i dati aggiornati al 25 marzo. “All’inizio di questa guerra c’erano 2mila italiani in Ucraina, adesso sono meno di 200. Molti non vogliono andar via, ma tutti quelli che ci contattano li aiutiamo”.
L’ex capo politico del Movimento 5 Stelle ha poi aggiunto: “Servono a togliere linfa all’esercito di Putin. Stiamo lavorando al quinto pacchetto di sanzioni. C’è una discussione in corso: il tema dell’oil and gas vede alcuni Paesi più sensibili. Ma da parte dell’Italia abbiamo sempre detto che aspettiamo la proposta della commissione Ue e crediamo che non ci debbano essere veti”.
In sintesi: da quanto è scoppiata la guerra nel territorio ucraino sono quindi già più di 1.800 i nostri connazionali che sono stati salvati dal conflitto con la Russia. Con il governo che adesso punta a creare sempre più corridoi umanitari, salvando le vite oltre che degli italiani, anche di migliaia di ucraini in fuga dal conflitto.
Senza dimenticare che, oltre ai civili, ci sono anche molti italiani che combattono come “foreign fighters”. I cittadini italiani che si stanno recando a Kiev per arruolarsi possono essere suddivisi in due categorie. Ci sono, infatti, i volontari che hanno deciso di volersi unire alle truppe di Kiev e supportare il popolo assediato dal Cremlino e guidato dal presidente Volodymyr Zelensky. E, poi, ci sono i simpatizzanti di Putin che hanno scelto di recarsi nel Donbass e lottare militando tra le file delle milizie separatiste filorusse. Tra gli italiani impegnati militarmente in Ucraina c’è sicuramente Andrea Palmeri, soprannominato “Generalissimo”. Poi ci sono l’ex portiere Ivan Vavassori oppure Massimiliano Cavalleri. Nome suo di battaglia: Spartaco.
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