Il presidente russo scrive un messaggio ai leader delle ex repubbliche sovietiche in occasione dell’anniversario della vittoria contro i nazisti, nella Seconda Guerra mondiale: “È nostro dovere impedire giustificazioni degli eredi dei nazisti“, dichiara.
Giorno 9 maggio ricorre il 78° anniversario di quella che è considerata la “Grande Guerra patriottica”, per Mosca. A tal proposito, Vladimir Putin parla della sconfitta del nazismo e si rivolge a diversi Paesi che in passato hanno fatto parte dell’Urss e che celebrano la Giornata della vittoria come festa nazionale. Putin invia messaggi di congratulazioni ai leader di Azerbaigian, Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Abkhazia, Ossezia del Sud. Il capo del Cremlino si rivolge anche ai leader di diverse ex repubbliche sovietiche e “ai popoli della Georgia e della Moldavia”. I destinatari del messaggio sono stati indicati sul sito del governo russo.
Per il presidente russo Vladimir Putin è necessario opporsi agli “attuali eredi ideologici” del nazismo.
“In questo giorno di buon auspicio rendiamo omaggio al profondo rispetto e apprezzamento per tutti coloro le cui prodezze senza precedenti sui campi di battaglia e il cui lavoro disinteressato nelle retrovie hanno permesso di schiacciare gli invasori nazisti e difendere la libertà della loro terra natia. Oggi è nostro dovere morale preservare le sacre tradizioni di amicizia e mutua assistenza lasciate in eredità dai nostri padri e nonni e non permettere distorsioni della verità storica sulla grande guerra patriottica, né giustificazioni dei nazisti, dei loro complici e degli attuali eredi ideologici“, ha scritto il presidente della Federazione russa.
“Come ha sottolineato il presidente della Russia, l’eredità spirituale della Grande vittoria continuerà a contribuire al consolidamento e allo sviluppo fruttuoso relazioni tra i nostri paesi e popoli”, si legge in una nota del Cremlino. “Vladimir Putin ha espresso la sua sincera gratitudine a tutti i veterani della Grande guerra patriottica e ai lavoratori del fronte interno, ha augurato loro buona salute, buon umore, benessere e lunga vita.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato l’annullamento della “marcia del Reggimento immortale” per motivi di sicurezza. La “marcia” si svolge di solito nella Piazza Rossa il 9 maggio dopo la parata militare. “Quando si ha a che fare con uno Stato che di fatto sponsorizza il terrorismo, è meglio adottare precauzioni“, ha affermato.
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