Il colosso di Mountain View effettuerà il cambiamento in seguito all’aggiornamento del registro ufficiale dei nomi geografici americani
Anche se il secondo mandato di Donald Trump è iniziato solo da pochi giorni, negli Stati Uniti si sono già verificati molteplici cambiamenti e la sensazione di essere entrati in un’era profondamente diversa da quella di Joe Biden è palpabile. Nelle ore successive al suo insediamento, il nuovo presidente degli Usa ha firmato decine di ordini esecutivi, intervenendo su questioni come l’uscita del Paese dagli accordi di Parigi, la grazia per coloro che hanno preso parte all’assalto di Capitol Hill e il blocco delle nuove assunzioni nel settore pubblico.
Tra le decisioni più controverse c’è stata senz’altro quella di cambiare nome al Golfo del Messico, che ora è il Golfo d’America. In linea generale, i sostenitori di Trump sono favorevoli al ritorno all’antica denominazione del tratto di mare delimitato dalle penisole dello Yucatan e della Florida, mentre chi non vede di buon occhio il tycoon ha già espresso a gran voce la propria contrarietà alla decisione. A gettare ulteriore benzina sul fuoco ci pensa Google, che ha da poco annunciato che cambierà il nome al Golfo del Messico su Google Maps, adeguandosi alla volontà dell’attuale amministrazione degli Stati Uniti.
Il colosso di Mountain View ha spiegato le ragioni della scelta in un post pubblicato sul social media X (l’ex Twitter). “Abbiamo una prassi consolidata di implementare modifiche ai nomi quando sono stati aggiornati in fonti governative ufficiali”, si legge nel tweet. Il cambio di nome sarà effettivo solo negli Stati Uniti (i messicani continueranno a trovare il nome Golfo del Messico sull’app e nel resto del mondo si vedranno entrambi i nomi) e avverrà in seguito all’aggiornamento del registro ufficiale dei nomi geografici americani, lo U.S. Geographic Names System.
Verrà cambiato anche il nome del monte Denalim, in Alaska, che per decisione di Trump tornerà a chiamarsi monte McKinley (aveva cambiato nome nel 2015 durante l’amministrazione di Barack Obama). Il tycoon ha voluto restituire alla montagna il nome di un ex presidente che ha sempre ammirato per l’uso dei dazi come strumento politico e per il suo passato colonialista.
Google ha assicurato che l’aggiornamento riguarderà solo le mappe consultabili negli Stati Uniti ed entrambi i nomi tradizionali rimarranno validi nel resto del mondo. “Quando i nomi ufficiali variano tra i Paesi, gli utenti di Google Maps vedono il nome ufficiale locale. Nel resto del mondo tutti vedono entrambi i nomi”, ha spiegato Big G. In passato il colosso di Mountain View aveva già preso delle decisioni simili riguardo ad altri contenziosi geografici, come quello riguardante il Mar del Giappone. Quest’ultimo è noto come “mare orientale di Corea” in Corea del Nord e come “mare orientale” in Corea del Sud. Gli utenti dei singoli Paesi vedono su Google Maps una sola denominazione (quella ritenuta corretta dal loro governo), mentre nel resto del mondo si trova scritto “Mar del Giappone (mare orientale)”.
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