Al momento le sue condizioni di salute glielo impediscono, ma anche quando stava meglio ha sempre preferito evitare di tornare nella sua patria
La figura di Papa Francesco, il primo pontefice latinoamericano, è circondata da interrogativi che affondano le radici nella sua terra natale, l’Argentina. Da quando è stato eletto al soglio di Pietro nel 2013, il Papa non ha mai fatto ritorno nel suo Paese d’origine. Questo silenzio prolungato ha suscitato domande e polemiche, non solo tra i fedeli argentini, ma anche tra gli osservatori della politica e della cultura argentina.
Le ragioni dell’assenza del Papa
Una delle spiegazioni più comuni per l’assenza di Francesco in Argentina è legata alla sua volontà di non schierarsi in un contesto politico estremamente polarizzato. L’Argentina è storicamente divisa tra il peronismo e le forze conservatrici, e il Papa è ben consapevole che una sua visita potrebbe essere strumentalizzata da entrambe le parti. Questo rischio è stato messo in evidenza da Jimmy Burns, autore della biografia “Francesco, Papa della Buona Promessa”, il quale ha sottolineato come il Papa voglia mantenere una certa neutralità per non alimentare ulteriormente le divisioni già esistenti.
Il Papa ha affermato di sentirsi parte del suo popolo, dicendo: “Loro sono la mia gente”. Tuttavia, ha anche riconosciuto che “varie questioni devono essere risolte” prima del suo ritorno. Questa ambiguità solleva interrogativi sulla natura di tali “questioni” e se siano legate a conflitti interni alla Chiesa o a tensioni politiche con il governo attuale.
La salute del Papa: un fattore determinante
Negli ultimi tempi, la salute di Papa Francesco è diventata un tema centrale nelle discussioni riguardanti un possibile ritorno in Argentina. L’88enne pontefice ha affrontato gravi problemi di salute, tra cui un’infezione polmonare che lo ha costretto a un ricovero presso il Policlinico Gemelli di Roma che permane tutt’ora (si tratta dell’assenza più lunga da quando è iniziato il suo pontificato).
Tuttavia, è lecito chiedersi se ci siano altre ragioni dietro la sua esitazione. La Chiesa cattolica argentina, attraverso il portavoce Maximo Jurcinovic, ha mantenuto un profilo basso su questo tema, limitandosi a esprimere preghiere per la salute del Papa senza approfondire ulteriormente le problematiche che potrebbero ostacolare un suo ritorno.
La crisi economica e politica in Argentina
Un altro aspetto cruciale da considerare è il contesto socio-economico e politico dell’Argentina. Negli ultimi anni, il Paese ha affrontato crisi economiche ricorrenti e instabilità politica che hanno influenzato il clima sociale. Il presidente Javier Milei, attuale leader del governo, ha adottato misure di austerità che hanno suscitato forti reazioni da parte di una parte della popolazione. Inoltre, Milei ha in passato definito Francesco “il rappresentante del diavolo sulla terra”, un’affermazione che ha creato un’atmosfera di tensione tra il governo e la Chiesa.

Anche se le relazioni sembrano essersi normalizzate da quando Milei è salito al potere, la domanda rimane: potrebbe Papa Francesco temere che una sua visita possa essere interpretata come una legittimazione delle politiche del governo attuale, portando a ulteriori divisioni?
Le aspettative dei fedeli argentini
Molti argentini, nonostante le complessità politiche, avrebbero voluto accogliere il Papa a casa sua. La nostalgia per Bergoglio, il vescovo di Buenos Aires che conoscevano prima di diventare Papa, è palpabile tra i fedeli. Claudia Nudel, una parrocchiana di Buenos Aires, ha espresso il suo dispiacere per l’assenza del pontefice, dicendo: “Che il papa non sia venuto fino ad ora mi fa male”. Questo sentimento è condiviso da molti, che vedono nel ritorno di Francesco un’opportunità per ricucire le ferite di un Paese lacerato da anni di conflitti politici e sociali.
L’assenza del Papa ha portato anche a un dibattito interno nella comunità cattolica, con opinioni contrastanti su se e come dovrebbe visitare il suo Paese. Alcuni sostengono che una visita, anche in un clima di tensione, potrebbe essere un gesto di unità e riconciliazione.
Potrebbe interessarti anche questo articolo: Papa Francesco rischiò la vita in Iraq nel 2021: la rivelazione choc