La star del tennis cinese Peng Shuai ha dichiarato ieri di non aver mai accusato nessuno di averla aggredita sessualmente. Aggiungendo che il suo post sui social media era stato frainteso.
“In primo luogo, devo sottolineare un punto che è estremamente importante. Non ho mai detto o scritto che qualcuno mi abbia aggredito sessualmente, devo sottolineare chiaramente questo punto“, ha detto Peng nel video pubblicato da Lianhe Zaobao, un media di Singapore .
Il caso Peng Shuai
Le osservazioni di Peng di domenica hanno segnato la prima volta che ha affrontato la questione davanti alla telecamera in pubblico. Ha detto che il suo post su Weibo, un sito di social media simile a Twitter, era una “questione privata“.
Il post, rimosso dopo pochi minuti dalla censura cinese, era stato ripreso da alcuni utenti e aveva fatto presto il giro del mondo. Nella versione integrale del post, la tennista raccontava in un lungo discorso la sua relazione con l’ex vicepremier Zhang Gaoli, culminata in una violenza sessuale. Mai prima di allora, un caso di #metoo aveva coinvolto un membro di spicco del governo cinese.
Il benessere di Peng è diventato motivo di preoccupazione tra la comunità globale del tennis e i gruppi per i diritti umani. Dopo quel post, è stata assente dalla vista pubblica per quasi tre settimane.
La sua scomparsa ha presto sollevato un allarme internazionali, mentre l’hashtag #whereispengshuai è balzato in breve tempo tra i trendic topic.
Successivamente è stata pubblicata una e-mail attribuita alla tennista dove affermava di stare bene, ritrattandole accuse. Peng è poi apparsa successivamente a un evento sportivo, sempre diffuso dai media cinesi.
Questo però non ha contribuito a sciogliere i dubbi sulla salute della tennista, spingendo organismi sportivi e governi a prendere la decisione di distanziarsi dal governo di Pechino.
Il boicottaggio verso la Cina
La Women’s Tennis Association, ha dichiarato che avrebbe sospeso immediatamente i tornei in Cina a causa delle preoccupazioni sul trattamento di Peng e sulla sicurezza degli altri giocatori.
“È stato di nuovo bello vedere Peng Shuai in un ambiente pubblico e speriamo certamente che stia bene“, ha detto in una nota la WTA.
“Come abbiamo costantemente affermato, queste apparizioni non alleviano o affrontano le preoccupazioni significative della WTA sul suo benessere e sulla sua capacità di comunicare senza censura o coercizione“, ha affermato la WTA.
“Rimaniamo fermi nella nostra richiesta di un’indagine completa, equa e trasparente, senza censura, sulla sua accusa di violenza sessuale. Che è la questione che ha dato origine alla nostra preoccupazione iniziale“.
Gli USA hanno invece deciso di non inviare i loro diplomatici alle prossime olimpiadi di Pechino, una mossa che ha contribuito ad aumentare la tensione tra le due potenze mondiali.