Altri 45 giorni di carcere per Patrick Zaki. I giudici restano gli stessi

I timori di Hoda Nasrallah, legale di Patrick Zaki, sono stati confermati: il suo cliente dovrà restare in carcere per almeno altri 45 giorni. La Corte d’assise del Cairo, inoltre, ha respinto la richiesta, presentata ieri dalla difesa, di cambiare i giudici che seguono il caso. Amnesty International Italia, che ormai da mesi di batte per la liberazione di Zaki, non ha accolto con favore il verdetto.

La reazione di Amnesty International Italia

Quello che la difesa aveva dichiarato ieri, che c’era un accanimento giudiziario nei confronti di Patrick è confermato dalla decisione di oggi che è crudele, dolorosa”. Lo ha dichiarato Riccardo Noury, il portavoce di Amnesty International Italia. “Vorremmo che il Governo italiano facesse subito una cosa, perché può farla subito: convocare l’ambasciatore egiziano a Roma per esprimere tutto lo sconcerto per questo accanimento e chiedere che sia rilasciato“, ha aggiunto.

“Una luce per Patrick”

Il presidente di Ali (Autonomie Locali Italiane) Matteo Ricci e i deputati Dem Lia Quartapelle e Filippo Sensi hanno definito il verdetto “un intollerabile abuso”. “Patrick, però, non è solo e vogliamo dimostraglielo. Il 7 maggio prossimo, a quindici mesi dall’inizio della sua detenzione, in tutta Italia, terremo accesa ‘Una Luce per Patrick’”. “È un’iniziativa a cui parteciperanno tutti i comuni aderenti ad Ali, che terranno le luci dei municipi accese”. Tutti i cittadini che vorranno manifestare la propria solidarietà a Patrick Zaki potranno partecipare accendendo una candela alle finestre. Su Twitter, Sensi ha aggiunto che le decisioni prese nei confronti di Zaki sono intollerabili.

Palazzotto: “Si allunga il triste calvario di Patrick”

All’ennesimo rinvio di 45 giorni, è difficile trovare le parole per chiedere all’Egitto di liberare un ragazzo di 20 anni, innocente. Il triste calvario di Patrick si allunga ancora. La mobilitazione per la sua liberazione deve cambiare passo e coinvolgere le istituzioni a ogni livello”, sottolinea Erasmo Palazzotto di Sinistra Italiana.

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