Nonostante la sua presenza iconica, l’aquila non aveva mai avuto un riconoscimento legislativo formale che ne sancisse il valore simbolico
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha firmato una legge storica che ufficializza l’aquila di mare testabianca, conosciuta in inglese come bald eagle, come simbolo nazionale degli Stati Uniti. Sebbene l’aquila avesse già ricoperto questo ruolo simbolico per oltre due secoli, mai prima d’ora era stata approvata una legislazione che ne formalizzasse l’importanza. La decisione di Biden segna un passo significativo nella storia culturale e politica del Paese.
L’aquila di mare testabianca, il cui nome scientifico è Haliaeetus leucocephalus, è un uccello che ha trovato un posto d’onore in innumerevoli simboli e rappresentazioni statunitensi. Fin dai suoi esordi, l’aquila è apparsa su stemmi, documenti ufficiali, monete, francobolli, bandiere e uniformi militari. La legge firmata da Biden non introduce modifiche pratiche nella vita quotidiana degli americani, ma il suo valore simbolico è innegabile. Brad Finstad, deputato Repubblicano del Minnesota e sostenitore della proposta, ha affermato che l’aquila ha finalmente ricevuto un riconoscimento atteso da tempo.
La legge modifica lo United States Code, il corpo legislativo che raccoglie le leggi federali del Paese, includendo una sezione in cui l’aquila di mare testabianca è definita ufficialmente come “l’uccello nazionale” degli Stati Uniti. Questa decisione è stata promossa da un gruppo di politici del Minnesota, stato che ospita una delle più grandi popolazioni di aquile di mare testabianca. La legge è stata approvata lo scorso luglio al Senato con un voto bipartisan, ricevendo il sostegno sia dei Repubblicani che dei Democratici.
Il simbolismo dell’aquila è radicato in una lunga tradizione, che risale addirittura all’antica Roma, dove l’aquila rappresentava forza, coraggio e libertà. Quando nel 1776 le tredici colonie britanniche dichiararono la loro indipendenza, si cercò un simbolo adeguato che potesse rappresentare la nuova nazione. Tre comitati diversi furono incaricati di trovare un emblema, ma nessuno riuscì a ottenere l’approvazione finale del Congresso.
La proposta di utilizzare l’aquila fu avanzata da Charles Thomson, segretario del Congresso, il quale, combinando elementi da varie proposte, creò quello che oggi conosciamo come il Grande Sigillo degli Stati Uniti. Questo sigillo presenta un’aquila che tiene in artigli un ramo d’ulivo e delle frecce, simboleggiando la pace e la guerra. Nella proposta originale, l’aquila era rappresentata come un esemplare bianco, ma si optò per l’aquila di mare testabianca, considerata una specie nativa degli Stati Uniti. Oggi, molte popolazioni indigene considerano ancora quest’aquila sacra.
Nonostante la sua presenza iconica, l’aquila non aveva mai avuto un riconoscimento legislativo formale che ne sancisse il valore simbolico. Negli ultimi anni, la proposta di conferire uno status ufficiale all’aquila era stata sostenuta dal National Eagle Center, un museo e centro di educazione situato a Wabasha, Minnesota, dedicato alla protezione e divulgazione delle aquile. Nel 2010, l’esperto Preston Cook scoprì, mentre scriveva un libro, che l’aquila non godeva di alcun riconoscimento ufficiale. Questo lo portò a creare la National Bird Initiative, un movimento mirato a ottenere l’approvazione di una legge per ufficializzare il simbolo.
Quando l’aquila di mare testabianca divenne simbolo nazionale alla fine del Settecento, la sua popolazione era abbondante. Tuttavia, nel corso degli anni, il numero di questi maestosi uccelli diminuì drasticamente, tanto da essere classificata come specie a rischio di estinzione. Fortunatamente, dal 2007 non è più considerata a rischio, anche grazie all’adozione di leggi come quella del 1940, che rendeva illegale possedere, uccidere o commerciare aquile di mare testabianca. Negli anni successivi, ulteriori misure di protezione hanno contribuito alla ripresa della popolazione.
Secondo i dati pubblicati dallo U.S. Fish and Wildlife Service, nel 2020 la popolazione di aquile di mare testabianca negli Stati Uniti era di circa 316.000 individui, un numero quattro volte superiore rispetto a dieci anni prima. Questo incremento è il risultato di sforzi di conservazione e protezione della fauna selvatica, che hanno permesso a questo simbolo di rinascere e prosperare nel suo habitat naturale.
L’ufficializzazione dell’aquila di mare testabianca come simbolo nazionale non è solo un riconoscimento della sua importanza culturale e storica, ma rappresenta anche un passo verso una maggiore consapevolezza e responsabilità nella tutela della fauna selvatica. La legge firmata da Biden è un richiamo alla storia e alla tradizione del Paese, rinnovando l’impegno degli Stati Uniti a proteggere le proprie risorse naturali e il simbolo di libertà e forza che il volatile incarna per milioni di persone.
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