Lo ha messo in chiaro il ministro degli Esteri della Cina, Wang Yi, durante una recente conferenza stampa al Palazzo di Vetro, sede delle Nazioni Unite
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Anche se non ha mai citato direttamente gli Stati Uniti o Donald Trump, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha messo in chiaro che la Cina non intende seguire l’esempio degli Usa sul piano della politica estera. Lo ha detto di fronte ai giornalisti durante una recente conferenza stampa al Palazzo di Vetro, sede delle Nazioni Unite. Le sue parole lasciano intendere che la Cina non intende seguire l’approccio isolazionista di Washington, proponendosi invece come un’alternativa aperta e collaborativa per l’Europa.
La posizione della Cina sulle relazioni internazionali
Wang Yi ha evidenziato l’importanza di seguire i quattro punti fondamentali delineati dal presidente Xi Jinping, che pongono l’accento sul rispetto della sovranità nazionale e sulla centralità della Carta delle Nazioni Unite. Tali principi non solo riflettono la posizione cinese nelle relazioni internazionali, ma rappresentano anche un tentativo di riaffermare il ruolo della Cina come leader globale in un contesto in cui l’America sembra perdere influenza a causa delle sue politiche.
Il sostegno al multilateralismo e alla diplomazia
Durante il Consiglio di Sicurezza, Wang ha ribadito il sostegno della Cina a tutte le iniziative che promuovono il dialogo e la pace, in particolare tra Stati Uniti e Russia. Questo approccio contrasta nettamente con la retorica isolazionista di Trump e rappresenta la volontà di Pechino di inserirsi attivamente nella diplomazia internazionale. Il ministro ha affermato con fermezza che la Cina è un grande sostenitore del multilateralismo, ritenendo l’ONU un’istituzione fondamentale per affrontare le sfide globali.
“Noi siamo grandi sostenitori del multilateralismo, e riteniamo l’istituzione delle Nazioni Unite fondamentale. Solo la cooperazione tra i Paesi può portare a una vittoria completa”, ha dichiarato. “Il nostro mondo oggi sta affrontando sfide e rischi senza precedenti. Le Nazioni Unite devono essere rafforzate, non minate. Ogni Paese ha i propri interessi ma i membri del Consiglio di sicurezza non possono pensare solo ai propri, ma agli interessi comuni della comunità internazionale. Non dobbiamo permettere al forte di bullizzare il debole e ancor meno piegarci alla legge della giungla”, ha aggiunto Wang.
La questione palestinese e l’impegno per la pace
Un punto cruciale del discorso di Wang è stata la sua netta opposizione alla proposta di Trump di trasferire milioni di palestinesi da Gaza in altri Paesi. Wang ha sottolineato che la questione palestinese non è stata risolta in modo equo, richiamando l’attenzione sulla risoluzione dell’ONU che prevede la creazione di uno Stato palestinese. Ha insistito su un approccio che favorisca la soluzione dei due Stati, avvertendo che senza un reale impegno per la pace, il ciclo di odio e violenza non potrà mai interrompersi.
Le parole di Wang lasciano intendere che la Cina si sta posizionando come un attore responsabile e proattivo nel sistema internazionale, contrapponendosi a un’America che, secondo Pechino, sta perdendo credibilità. Il messaggio di Wang Yi suggerisce che la strada da percorrere è quella della cooperazione e del dialogo, piuttosto che quella della divisione e dell’isolamento. In un contesto di crescente incertezza geopolitica, le dichiarazioni della Cina potrebbero avere un impatto significativo sulle dinamiche internazionali, aprendo la strada a nuove opportunità di collaborazione.
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