Ohio, nuovo shock: poliziotto spara e uccide una teenager afroamericana

La corte di Minneapolis ha deciso di dichiarare l’ex agente di polizia Derek Chauvin colpevole dell’omicidio di George Floyd. La notizia ha scatenato grida di gioia davanti al tribunale e in molte città americane. Nelle stesse ore, tuttavia, gli Stati Uniti hanno dovuto fare i conti con un nuovo lutto, questa volta in Ohio.

I fatti di Columbus dopo il verdetto di Minneapolis

In quel di Columbus, infatti, un poliziotto ha ucciso a colpi di arma da fuoco un’adolescente afroamericana, scatenando nuove proteste. La vittima si chiamava Makiyah Bryant e aveva 15 anni. Viveva in una famiglia adottiva nelle vicinanze. La sparatoria è avvenuta nella capitale dello stato dell’Ohio alle 16:45 locali di martedì 20 aprile. Una folla furibonda si è poi radunata sul luogo.

I media americani hanno ricostruito l’accaduto, come poi rilanciato dall’Ansa. La polizia dell’Ohio ha risposto ad una chiamata di emergenza e all’arrivo sul posto ha trovato diverse persone nei pressi del giardino di una casa. Nel video della body cam di un agente si vede la ragazza che, brandendo quello che sembra un coltello, si avventa contro una donna che perde l’equilibrio cadendo all’indietro. Quindi un agente di polizia ha aperto il fuoco sulla giovane. Quest’ultima è stata colpita ed è caduta contro un’auto parcheggiata nel vialetto retrostante.

Ohio: la giovane uccisa e il caso del coltello

La polizia dell’Ohio riferisce che l’agente che ha ucciso l’adolescente “ha sparato per difendere un’altra giovane aggredita col coltello“. Versione smentita dalla zia della vittima, secondo cui l’oggetto era già stato gettato a terra prima della sparatoria. Le immagini si limitano a confermare l’esistenza dell’oggetto, ma lo mostrano già a terra senza confermare l’una o l’altra versione.

L’agente nel frattempo è stato sospeso in attesa della conclusione delle indagini. La comunità afroamericana dell’Ohio risulta essersi parzialmente calmata dopo la diffusione del video della body cam del poliziotto, in cui il coltello effettivamente si vede. Ma il caso sembra destinato a riaprire ulteriormente il dibattito sull’utilizzo delle armi da fuoco tra le forze dell’ordine degli Stati Uniti.

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