Nelle prime ore di oggi, Hamas e la Jihad Islamica hanno lanciato parecchi razzi contro le regioni centrali e meridionali di Israele. Le sirene di allarme sono suonate in varie città israeliane. Oltre a quelle al confine con la Striscia di Gaza, sono state bersagliate anche Ashdod, Ashkelon, Rehovot e Palmachim. Hamas ha preso di mira anche alcune basi dell’Aeronautica israeliana: Hatzor, Hatzerim, Nevatim, Tel Nof, Palmachim e Ramon. Hidai Zilberman, il portavoce delle Forze di difesa israeliane, ha riferito che non ci sono indicazioni riguardo a danni provocati dai razzi di Hamas. In un caso, uno dei razzi è atterrato in un campo aperto, distante dalla base di Tel Nof, nei pressi di Rehovot.
L’Eliseo ha reso noto che la Francia ha presentato all’Onu una risoluzione che punta a un cessate il fuoco tra Israele e Hamas, in coordinamento con Egitto e Giordania. La proposta è arrivata al Consiglio di sicurezza, dove gli Stati Uniti hanno bloccato per otto giorni una dichiarazione sul conflitto israelo-palestinese. Zhang Jun, l’ambasciatore cinese all’Onu, ha dichiarato che la Cina intende supportare gli sforzi della Francia per mettere fine alla crisi.
L’Eliseo ha comunicato anche che Emmanuel Macron, il presidente francese, “ha partecipato a una riunione trilaterale con il presidente egiziano Al Sisi e il re di Giordania” in cui è stato deciso di “lanciare un’iniziativa umanitaria per la popolazione civile di Gaza in collegamento con le Nazioni Unite”. Alcune fonti francesi indicano che Egitto e Giordania “sono attualmente in pace con Israele e sono protagonisti influenti nei luoghi santi per la Giordania e su Gaza per gli egiziani”. I tre governi si sono accordati “su tre semplici elementi: cessazione dei lanci di razzi, cessate il fuoco e risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu” sulla questione.
Per gli Stati Uniti, una dichiarazione pubblica del Consiglio di Sicurezza dell’Onu non basterebbe a calmare le tensioni tra Israele e Hamas. Su questo punto è stata molto chiara Linda Thomas-Greenfield, l’ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite. “Non siamo stati in silenzio. Il nostro obiettivo è stato e continuerà ad essere quello di un intenso impegno diplomatico per porre fine a questa violenza”, ha chiarito durante la riunione a porte chiuse dei Quindici. “Il presidente Joe Biden ha espresso il sostegno per un cessate il fuoco”.
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