Madrid, non è la prima tragedia: quando la città si è fermata per lutto

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Non è ancora chiara la causa dell’esplosione che ha sventrato un palazzo di tre piani nel centro di Madrid, in Spagna. Le forze antiterrorismo si sono immediatamente recate sul posto, in Calle de Toledo, per verificare l’accaduto. Dalle prime informazioni, ci sarebbero diversi feriti e alcune vittime. I detriti provocati dall’esplosione si sono propagati per diversi metri nella strada in cui si trova il palazzo colpito. Fonti della polizia, citate da ‘Efe’, affermano che la zona è già stata evacuata e isolata. Secondo ‘El Mundo’, potrebbe essere stata una fuga di gas a provocare la tragedia.

La paura del terrorismo e i fatti del 2004

La ricostruzione di ‘El Mundo’ escluderebbe dunque un’esplosione frutto di atti di terrorismo. La capitale spagnola del resto ha già dovuto affrontare immani tragedie negli ultimi vent’anni, a partire dagli attentati che l’11 marzo 2004 provocarono ben 192 decessi. All’epoca il terrore riguardò ben quattro treni regionali, che nell’arco di pochi minuti saltarono in aria in diverse stazioni cittadine. A provocare gli incidenti furono dieci zaini riempiti con esplosivo. Tali episodi entrarono tristemente nella storia come i più gravi attacchi alla popolazione civile sul suolo dell’Unione Europea dopo la Seconda Guerra Mondiale, insieme agli attentati di Parigi del 13 novembre 2015.

Madrid e la tragedia aerea del volo Spanair 5022

Ancora più vittime arrivarono il 20 agosto 2008, quando Madrid assistette inerme allo schianto al suolo del volo Spanair 5022. Mai prima di allora la compagnia iberica aveva dovuto affrontare incidenti fatali, e in quella tragica circostanza furono ben 154 le vittime. Appena 18, invece, furono i superstiti.

Il volo Spanair 5022 avrebbe dovuto raggiungere Gran Canaria da Madrid. In quel tragico 20 agosto, giunse nella capitale spagnola da Barcellona, atterrando all’aeroporto di Barajas. In quel momento i tecnici non riscontrarono anomalie di alcun tipo sul velivolo. L’aereo fu quindi rifornito regolarmente di carburante, rimanendo nei parametri di peso a norma di legge per decollare. Dopo essersi alzato di appena 40 piedi dalla pista dell’aeroporto, però, perse quota e dopo l’impatto con il suolo prese fuoco.

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