Lockdown, cosa succede dall’Austria alla Germania

Il lockdown, spesso criticato nella prima fase della pandemia, sembra oggi la soluzione migliore per molti Paesi dell’Unione Europea. Se l’Italia deve far fronte alla divisione in zone, il resto d’Europa continua a portare avanti la linea dura della chiusura “totale”.

A spaventare i vari Paesi dell’UE sono le varianti di Covid-19, da quella inglese a quella brasialiana. L’aumento dei casi e la presenza delle nuove varianti hanno così convinto i premier di diverse Nazioni a intraprendere la “linea dura” del lockdown.

L’Austria prolunga il lockdown fino al prossimo 7 febbraio

In Austria, dove le misure restrittive dovevano concludersi il prossimo 25 gennaio, si è deciso di proseguire con il lockdown e prolungarlo fino al 7 febbraio. Ad annunciarlo il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, che ha illustrato le nuove, e più severe, misure che entreranno in vigore. Tra le nuove regole, in Austria sarà introdotto l’obbligo di utilizzo delle mascherine Ffp2 sui mezzi pubblici e nei negozi. Inoltre, il distanziamento fisico sarà aumentato a 2 metri.

Per quanto riguarda i negozi, come per le zone rosse in Italia, continueranno a rimanere aperti solo quelli che vendono beni di prima necessità.

Il Paese, che è al suo terzo lockdown dall’inizio della pandemia, ha preso una decisione piuttosto rigida anche per quanto riguarda la scuola. Infatti, si tornerà in aula solo dopo le vacanze di febbraio e in modo scaglionato. Le prime a riprendere le lezioni saranno Vienna e la Bassa Austria, il prossimo 8 febbraio. A seguire, a partire dal 15 febbraio, torneranno in aula gli studenti di tutte le altre Regioni.

Chiusura “totale” anche per Olanda e Inghilterra

Anche in Olanda, che in questo momento sta facendo i conti con le dimissioni del Governo di Mark Rutte, il lockdown nazionale sarà prolungato fino al 9 febbraio. Qui la chiusura “totale” è iniziata lo scorso 15 dicembre e si sarebbe dovuta concludere tra pochissimi giorni, il 19 gennaio.

A causa però dell’alto numero dei contagi e della variante britannica, il Governo ha deciso di prolungare il lockdown. Anche qui rimangono aperti solo i negozi essenziali e, come in Italia, nelle abitazioni private non è possibile ospitare più di due persone. ,Per quanto riguarda la scuola, l’Olanda ha adottato la didattica a distanza per tutti gli studenti.

Anche l’Inghilterra, come l’Austria, si trova a dover fronteggiare il terzo lockdown nazionale. Annunciato dal presidente Boris Johnson, lo scorso 4 gennaio, la chiusura totale arriva, anche qui, a causa della variante inglese. A preoccupare i dati su contagi e ricoveri, aumentati rispettivamente del 70 e del 40%.

Anche in Inghilterra le scuole rimarranno chiuse e sarà adottata la didattica a distanza per tutti gli studenti, dalle elementari alle scuole superiori. La richiesta, rivolta a tutti i cittadini, è sempre quella di rimanere a casa e di uscire solo per recarsi al lavoro, per chi non può fare smart working, e per le spese essenziali.

In Germania il lockdown potrebbe essere prolungato di “altre 8-10 settimane”

Tra i Paesi più in difficoltà a causa della seconda ondata di Coronavirus c’è la Germania, in lockdown dallo scorso 16 dicembre. Qui la cancelliera Angela Merkel ha imposto a tutta la popolazione una chiusura dura e piuttosto lunga, fino al 31 gennaio. L’intenzione da parte della cancelliera, a causa del continuo aumento dei contagi, sarebbe però quella di prolungare il lockdown per almeno altre “8-10 settimane”.

In Germania, come per le Regioni “rosse” in Italia, ristoranti, bar e negozi non essenziali rimangono chiusi, come le scuole ad ogni livello. Nel Paese, inoltre, è vietato consumare alcolici in luoghi pubblici e, ovviamente, creare situazioni di assembramento.

Angela Merkel, in vista della scadenza del lockdown, starebbe appunto pensando di inasprire le misure restrittive, introducendo la sospensione del trasporto pubblico, lo smart working totale per alcuni Stati e il coprifuoco.

In Baviera, come avverrà presto in Austria, è stato inoltre imposto l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2 sui mezzi pubblici e nei negozi.

 

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