In California tornano gli incendi: in migliaia sono stati costretti all’evacuazione. Ecco quali sono le cause dietro a questi disastri
La California torna a bruciare. Almeno 26.000 persone sono state evacuate nella parte settentrionale dello Stato per essere protette da un incendio che è scoppiato martedì, a circa 110 chilometri a nord di Sacramento, vicino alla città di Oroville nella contea di Butte. L’incendio ha generato una massiccia colonna di fumo visibile persino dallo spazio, espandendosi fino a oltre 14 chilometri quadrati, e al momento non è stato ancora contenuto. Il sindaco di Oroville, David Pittman, ha riferito che mercoledì pomeriggio c’è stato un “calo significativo dell’attività dell’incendio” e si auspica che alcuni residenti possano presto fare ritorno alle loro case.
L’incendio di cui abbiamo parlato, però, non è l’unico che in queste ore sta tenendo col fiato sospeso tutti i californiani. Mercoledì pomeriggio è scoppiato un altro incendio circa 5 chilometri a sud di Oroville, richiedendo nuove evacuazioni vicino alla città di Palermo. Questo incendio, chiamato Grubbs Fire, non è stato ancora contenuto secondo il Dipartimento forestale e antincendio della California, noto come Cal Fire. In tutto lo stato, Cal Fire ha segnalato più di una dozzina di altri incendi attivi, per lo più di piccole dimensioni. Nella popolosa Simi Valley, a circa 40 miglia a nord-ovest di Los Angeles, un incendio mercoledì pomeriggio ha causato evacuazioni di breve durata, ma necessarie.
Il più grande incendio dello Stato, il Basin Fire, ha già bruciato quasi 22 miglia quadrate della Sierra National Forest nella contea orientale di Fresno ed è stato contenuto al 26%.
A Oroville, martedì notte è stato dichiarato lo stato di emergenza e sono stati aperti centri di evacuazione. Mercoledì, le evacuazioni sono state estese alle colline e alle aree rurali oltre la città, che conta circa 20.000 persone. In vista di oggi, 4 luglio, le autorità hanno anche vietato i fuochi d’artificio in molti luoghi, inclusa la maggior parte della contea di Butte. Le autorità hanno chiarito che qualsiasi uso illegale di fuochi d’artificio durante le celebrazioni del 4 luglio comporterà conseguenze legali severe.
Al momento non ci sono rapporti ufficiali immediati sulle perdite di proprietà, ma un fotografo dell’Associated Press ha testimoniato che il fuoco ha distrutto tre case in stile suburbano adiacenti a Oroville.
Il fuoco si è propagato anche grazie ai rametti d’erba lungo i bordi di cemento del Lago Oroville, mentre le raffiche di vento lo hanno portato verso un’ansa del secondo bacino idrico più grande dello stato e della diga più alta del Paese. Le autorità, però, stanno ancora investigando sulla causa dell’incendio, avvenuto durante un avviso di bandiera rossa per condizioni meteorologiche critiche per gli incendi, tra cui raffiche di vento settentrionale e bassa umidità.
“Le condizioni che stiamo affrontando nella nostra contea quest’estate sono molto diverse rispetto agli ultimi due anni”, ha dichiarato Garrett Sjolund, capo dell’unità di Cal Fire della contea di Butte. “I combustibili sono densi e il terreno è secco. Ogni scintilla può propagare rapidamente il fuoco”.
Queste condizioni hanno portato Pacific Gas & Electric a programmare interruzioni mirate di corrente in alcune parti delle contee settentrionali della California per ridurre il rischio di incendi causati da cavi danneggiati.
Martedì scorso, l’ufficio del governatore ha annunciato l’approvazione di finanziamenti federali per supportare le operazioni antincendio. Il governatore Gavin Newsom ha attivato questa settimana il Centro Operativo Statale per coordinare la risposta della California, fornire assistenza reciproca e sostenere le comunità nell’affrontare le minacce di incendi e caldo intenso.
Nel sud della California, i funzionari del Parco Nazionale di Joshua Tree hanno chiuso Covington Flats, un’area che ospita la maggior parte delle popolazioni di alberi di Joshua più importanti del parco, mercoledì scorso a causa del rischio estremo di incendi. Le piogge primaverili, inoltre, hanno favorito la crescita abbondante di erba che ora si è seccata, motivo per cui l’allerta rimane altissima. Un incendio nel giugno 2023, nella stessa zona, aveva devastato circa 4 chilometri quadrati di alberi di Joshua e habitat delle tartarughe del deserto.
L’incendio è stato bloccato lungo il margine meridionale, mentre i vigili del fuoco operano su terreni ripidi per stabilire linee di contenimento sul lato settentrionale. Inoltre, oltre una dozzina di incendi, per lo più di dimensioni ridotte, sono attivi in varie zone dello Stato, come riferito dal Dipartimento dei Boschi e della Protezione antincendio della California.
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