Secondo le prime ricostruzioni, la strage della stazione di Kramatorsk, nella quale hanno perso la vita più di trenta persone, sarebbe stata causata da un missile Tochka-U, di cui sarebbero stati trovati dei frammenti nella stazione. Si tratta di un ordigno di origine sovietica presente all’interno della dotazione dell’esercito ucraino, già usato altre volte nel corso del conflitto tra Russia e Ucraina. Il Cremlino si è basato proprio su questo punto per negare il proprio coinvolgimento, sottolineando che solo l’esercito ucraino utilizza i missili Tochka-U. Per il ministero della Difesa di Mosca, il tragico avvenimento di Kramatorsk non sarebbe altro che una provocazione di Kiev. Questa ricostruzione dei fatti potrebbe essere smentita da una precisazione arrivata nelle ultime ore da Lyudmyla Denisova, la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino.
Secondo Denisova, nella strage di Kramatorsk sarebbero stati usati dei missili russi ad altra precisione Iskander. “L’esercito russo ha usato un missile a grappolo ad alta precisione ‘Iskander’”, ha scritto su Telegram. Questo ordigno è entrato in servizio nel 2006 e ha un raggio d’azione compreso tra i 400 e i 500 chilometri.
Può montare diversi tipi di testate, tra cui anche quelle nucleari. Durante l’invasione dell’Ucraina è stato usato anche per accecare i sistemi di difesa di Kiev e sviare i suoi sistemi antiaerei. È stato impiegato anche per colpire obiettivi difficili per l’aviazione e i carri armati, come postazioni radar, nodi di comunicazioni e installazioni civili, tra cui generatori elettrici, oleodotti e ponti ferroviari.
I missili Iskander fanno parte della dotazione dell’esercito russo. L’accertamento dell’effettiva presenza di uno di questi ordigni nella stazione di Kramatorsk lascerebbe pochi dubbi sulla responsabilità della strage.
Oltre alla tipologia del missile usato, a far discutere è anche la presenza della scritta in cirillico “per i bambini”. Nelle immagini mostrate dall’emittente Ukraine 24 è ben visibile. Al momento non è possibile stabilire chi abbia scritto la frase, ma vari esperti hanno già formulato delle ipotesi. Per il giornalista dell’Economist Oliver Carroll si tratterebbe di un messaggio di vendetta scritto dall’esercito russo. Anche Yaroslav Trofimov, corrispondente del Wall Street Journal, condivide questa ipotesi.
“Il missile usato per uccidere dei bambini ucraini a Kramatorsk avrebbe dovuto vendicare la morte di qualche altro bambino. Ovviamente la televisione russa sostiene che tutti i bambini uccisi in Ucraina, inclusi quelli di Kramatorsk, siano stati uccisi dai nazisti ucraini, perché le truppe di Mosca non fanno mai del male ai civili”, ha scritto il giornalista su Twitter.
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