Tra le varie armi presenti nell’arsenale della Russia, i missili da crociera Kalibr sono tra le più temibili. Sono lunghi più di 6 metri e hanno una gittata stimata di circa 1.500-2.500 chilometri. Ne esistono tre tipologie: 3M-54, 3-M 14 ed R91. Nella classificazione Nato, invece, sono noti come SS-N-27 Sizzler ed SS-N-30. Per quanto riguarda l’esportazione, il loro nome in codice è “Club”. Essendo modulabili, possono essere lanciati sia da navi che da sottomarini e aver una natura supersonica (quando la loro velocità è compresa tra gli 1,2 e i 5 mach) o subsonica (velocità inferiore a 1 mach).
Del tutto made in Russia, i missili Kalibr possono arrivate a pesare anche 450 chilogrammi e hanno una notevole capacità esplosiva. Il loro battesimo del fuoco risale alla notte del 7 ottobre 2015, quando ne furono lanciati 26 contro 11 obiettivi appartenenti all’Isis e altri gruppi associati all’organizzazione terroristica dislocati in Siria.
In quell’occasione, i missili coprirono distanze superiori ai 1.500 km. Il 20 novembre 2015 vennero lanciati altri 18 missili da crociera su vari obiettivi dislocati nel territorio siriano. Sia nel 2017 che nel 2018.
Il 19 agosto del 2016, tre missili da crociera Kalibr-NK furono lanciati da due corvette di classe Bujan schierate nel Mediterraneo orientale: la Zelënyj Dol e la Serpuchov. Le motocannoniere colpirono obiettivi legati ad al-Nusra nella provincia di Aleppo. Un mese (precisamente il 20 settembre) dopo si verificò il lancio di altri tre missili, sempre da parte di navi da guerra russe, contro obiettivi in prossimità del monte Simeone. Infine, il 15 novembre di quell’anno la fregata Admiral Grigorovič lanciò almeno tre missili Kalibr contro obiettivi nelle province siriane di Idlib e Homs.
Nel 2017 l’uso dei missili Kalibr divenne ancora più massiccio. Iniziò tutto il 21 maggio 2017, quando la fregata russa Admiral Essen e il sottomarino Krasnodar lanciarono quattro di queste armi contro degli obiettivi situati a est di Palmira, in Siria. Il 23 giugno, la stessa fregata, affiancata dalla Admiral Grigorovič e dal sottomarino Krasnodar, prese parte al lancio di sei missili Kalibr contro obiettivi del deposito di armi Daesh in Hama. Per buona parte dell’anno si verificarono altri episodi simili e la loro frequenza si intensificò soprattutto nel corso di settembre.
Il 13 febbraio 2018, varie navi da guerra e sottomarini russi attivi nel mar mediterraneo lanciarono vari missili Kalibr contro le posizioni dei ribelli nella provincia di Idlib, in prossimità del luogo in cui fu abbattuto l’aereo Sukhoi Su-25 del maggiore Roman Filipov.
Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina si sono registrati vari utilizzi dei missili Kalibr da parte della Russia. A marzo 2022, per esempio, Mosca ha annunciato di averli usati per colpire degli impianti di produzione a Nehzin, a Nord-Est di Kiev. Più di recente sono stati impiegati per attaccare Odessa.
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