L’evacuazione da Kabul non sembra procedere in maniera “ordinata” come promesso e annunciato dagli Stati Uniti. Anzi, da giorni, nell’aeroporto della capitale dell’Afghanistan si assistono a scene di panico e si contano le prime vittime. E la situazione in queste ore starebbe precipitando, secondo i racconti dei testimoni.
Secondo quanto riportato da Sky News, ci sarebbero stati già tre morti. I soldati britannici cercano di aiutare uomini, donne e bambini stretti nella calca di chi tenta disperatamente di entrare nello scalo, ma tre persone sarebbero rimaste schiacciate. Gli stessi talebani, chiarisce Sky, “sono stati molto cooperativi“, portando via i corpi.
L’ambasciata Usa a Kabul avverte di “potenziali minacce alla sicurezza” fuori dall’aeroporto di Kabul. “Stiamo consigliando ai cittadini statunitensi di evitare di recarsi in aeroporto e di evitare gli ingressi dell’aeroporto in questo momento, a meno che non si ricevano istruzioni individuali da un rappresentante del governo degli Stati Uniti“, si legge nell’avviso.
Anche dalla Svizzera arrivano segnali che la situazione non è sotto controllo. Il volo charter della Swiss, diretto a Tashkent, la capitale dell’Uzbekistan, previsto per oggi e destinato a rimpatriare cittadini svizzeri evacuati dall’Afghanistan è stato rinviato.
Il motivo, come ha chiarito il ministero degli Esteri svizzero, è il peggioramento delle condizioni di sicurezza all’aeroporto di Kabul nelle ultime ore. “L’accesso allo scalo di Kabul è ostacolato da un gran numero di persone davanti all’aeroporto e talvolta anche da violenti scontri“, si legge in un comunicato.
C’è poi la questione del frettoloso ritiro delle truppe Usa, che ha lasciato le armi all’esercito afghano, sgretolatosi in pochi giorni. Con tutto l’arsenale finito adesso in mano ai fondamentalisti. Fucili d’assalto, mitragliatori e veicoli corazzati. Non solo.
I talebani potrebbero essersi impossessati anche di diversi elicotteri Black Hawk e di una ventina di aerei da combattimento A-29 Tucano, oltre ad altre armi pesanti e milioni di munizioni. In queste ore si sta facendo il punto sugli equipaggiamenti militari persi. Il timore è che le armi finiscano in mano ai gruppi terroristici. Infatti, anche ieri il Pentagono ha ricordato che in Afghanistan resta una presenza sia di al Qaida che dell’Isis.
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