Israele-Hamas, si riaccende la tensione a meno di un mese dalla tregua

A distanza di meno di un mese dal cessate il fuoco del 21 maggio, la tensione tra Israele e Hamas torna ad accendersi. In seguito al lancio di palloni incendiari dal territorio palestinese nel sud di Israele, l’aviazione israeliana ha effettuato una serie di raid nella Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti della sicurezza palestinese e testimoni, prima della conferma da parte delle forze di difesa israeliane.

La reazione di Israele

Alcune fonti palestinesi riferiscono che l’aviazione israeliana ha preso di mira almeno un sito a est della città di Khan Younes, nel sud di Gaza. Le esplosioni sono state osservate in prima persona anche da un fotoreporter dell’AFP. La forza di difesa israeliana ha affermato che in risposta ai “palloni incendiari”, i suoi “jet da combattimento hanno colpito complessi militari appartenenti all’organizzazione terroristica di Hamas”. Ha aggiunto che sono stati presi di mira “strutture e luoghi di incontro per agenti del terrorismo” a Khan Younes. Secondo quanto riferito dai vigili del fuoco locali, i palloni incendiari hanno causato una ventina di incendi nel sud di Israele. Sono stati lanciati in concomitanza con la marcia ultranazionalista svolta ieri nella città vecchia di Gerusalemme.

L’esercito di Tel Aviv è pronto a “ogni scenario”

L’esercito di Tel Aviv ha reso noto che le forze armate israeliana “sono preparate a tutti gli scenari, inclusa la ripresa delle ostilità di fronte ai continui atti terroristici dalla Striscia di Gaza”. Le tensioni sono tornate ad accendersi a pochi giorni di distanza dalla formazione di un nuovo governo di coalizione in Israele, che ha estromesso il primo ministro Benjamin Netanyahu dopo 12 anni al potere. Il nuovo capo di Governo è Naftali Bennett. La sua vittoria non è stata netta e molti deputati vicini all’ex primo ministro hanno cercato di osteggiarla. Il suo primo discorso è avvenuto in un clima ostile, dove non sono mancate urla e schiamazzi da parte dell’opposizione. Netanyahu è arrivato persino a deriderlo, annunciando che “abbatterà al più presto” questo esecutivo “pericoloso”.

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