A circa un mese di distanza dal precedente rogo, il Libano viene nuovamente flagellato. Nella tarda mattinata di giovedì 10 settembre, infatti, un vasto incendio è divampato al porto di Beirut. Ad andare in fiamme – come riportano i social network – sarebbe stato un magazzino di pneumatici. L’agenzia Reuters, invece, rimane cauta e rivela che non è chiara la causa scatenante il rogo. La zona è stata interamente evacuata.
Incendio a Beirut
Torna la paura in Libano, dove a circa un mese di distanza (era il 4 agosto 2020) dall’esplosione che ha flagellato il Paese è divampato un altro vasto rogo. Ad andare in fiamme – nella mattinata di giovedì 10 settembre – è stata la zona del porto di Beirut: secondo alcuni testimoni pare che l’incendio sia divampato in un magazzino di pneumatici sito nella zona franca del porto. Le cause, però, sono ancora in fase di accertamento. Alcune testate hanno anche riferito che potrebbe trattarsi di un deposito di olio e gomme.
Huge fire at Port of #Beirut. Now pic.twitter.com/EnnIritG0e
— Imad Bazzi (@TrellaLB) September 10, 2020
Quello che è emerso dai video pubblicati da diversi testimoni è l’enorme colonna di fumo nero che si è alzata in cielo. Quest’ultima era ben visibile da diversi quartieri della capitale libanese. L’esercito ha quindi invitato tutti i residenti a evacuare la zona. Per l’emittente locale “Lbci” non ci sarebbero vittime.
Esplosione a Beirut: era il 4 agosto
Lo scorso 4 agosto, una devastante esplosione aveva flagellato la città di Beirut e provocato una strage. Lo scoppio dell’enorme incendio aveva causato la morte di oltre 100 persone, il ferimento di almeno 5.000 abitanti e oltre 300.000 persone erano rimaste senza la propria abitazione.