Gli abbracci in aeroporto sono un momento romantico, ma possono rappresentare un intralcio. Ecco cosa ha deciso la Nuova Zelanda
Se vi è capitato di assistere ad un abbraccio in aeroporto tra due persone innamorate o tra due familiari che si rivedevano dopo tanto tempo, probabilmente ricorderete l’episodio con le farfalle nello stomaco e un po’ di commozione. Si tratta di infatti di uno dei momenti più romantici per antonomasia, e numerosi film lo testimoniano.
Eppure secondo la Nuova Zelanda gli abbracci prolungati in aeroporto sono un serio problema per una questione di mobilità e possono rallentare gli altri passeggeri fino a creare veri e propri ingorghi.
Il tempo massimo che una città della Nuova Zelanda ha deciso di concedere da ora in poi alle persone per potersi salutare e abbracciare in aeroporto è di soli tre minuti. E a rendere ancora più ufficiale questo limite temporale ci pensano i cartelli disposti in aeroporto.
Ecco cosa citano i cartelli suoi dal terminal delle partenze dell’aeroporto neozelandese di Dunedin:
“Tempo massimo per gli abbracci tre minuti”
“Salutarsi è difficile, perciò fallo in fretta!”
180 secondi massimo per abbracciarsi nell’area dove chi accompagna i passeggeri può salutarli prima che si imbarchino. Chiunque voglia salutarsi più a lungo può farlo all’esterno dell’aeroporto, nel parcheggio.
L’amministratore delegato dell’aeroporto ha commentato in questo modo la nuova regola:
“Ad essere onesti, si tratta più di persone che stanno a bighellonare, gente che si prende un po’ di tempo nella zona di scarico, quando potrebbero spostarsi nel parcheggio, ottenere i loro 15 minuti gratuiti e creare spazio per gli altri. Dare un abbraccio di tre minuti è un abbraccio lungo. Si produce un sacco di ossitocina e serotonina con un abbraccio di tre minuti. Venti secondi è tutto ciò di cui abbiamo bisogno”
Avrebbero addirittura fatto appello alla scienza, sottolineando che un abbraccio della durata di venti secondi è sufficiente per rilasciare ossitocina e serotonina perciò ha poco senso farlo durare in eterno.
Sembra un po’ paradossale pensare che possa esserci qualcuno con il cronometro a controllare che un abbraccio non duri troppo a lungo, ma la presenza dei cartelli non solo è un elemento che potrebbe frenare le persone dal prolungare quel momento di intimità, ma una sorta di ragguaglio a cui il personale dell’aeroporto può appellarsi per invitare gentilmente le persone a spostarsi all’esterno dell’aeroporto.
La notizia ha suscitato risate e interesse da parte di tutto il mondo, ma alcuni vedono questo provvedimento in modo negativo, sottolineando come in realtà questo tipo di scambio di tenerezze non dovrebbe essere regolamentato o vietato dal momento che non si stanno infrangendo regole di decoro, e ritengono i cartelli esagerati e addirittura una violazione dei diritti umani.
Per il momento in nessun’ altra parte del mondo sono state imposte regole simili ma va ricordato che esistono comunque delle limitazioni quando si saluta qualcuno dopo averlo accompagnato in aeroporto.
L’area limitrofa di transito per giungere gli ingressi dell’aeroporto è spesso posta sotto video sorveglianza per controllare che le auto non si fermino troppo a lungo vicino agli ingressi ed evitare ingorghi e problemi di viabilità. In questi casi, se si supera il tempo massimo, si incorre in multe anche salate.
Altre regole invece sono non scritte e fanno parte di quello che possiamo chiamare buon senso: per esempio rallentare la fila degli imbarchi per salutare la persona in partenza, o essere di intralcio con i bagagli in zone di passaggio resta comunque un fattore di disturbo per i passeggeri che può essere evitato cercando punti migliori e meno affollati.
Ma finché un abbraccio non è d’intralcio e non reca alcuna offesa al decoro, può essere vietato? Secondo l’aeroporto di Dunedin sì.
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