Il voto del secondo processo per impeachment contro Donald Trump (unico presidente Usa nella storia ad essere accusato due volte) potrebbe concludersi in un nulla di fatto. Per procedere ad una sentenza di colpevolezza, l’accusa dovrebbe ricevere il sì dei 2/3 del Senato. I repubblicani che si sono schierati con i democratici sono però solo 5. Al computo ne manca ancora una dozzina.
Cosa ne è della reputazione di Trump
Quello che è chiaro, però, è che la reputazione politica del tycoon è ormai compromessa. Trump aveva fatto del ruolo di outsider la punta di diamante della sua figura pubblica, ma nei giorni scorsi il sentimento popolare negli Stati Uniti potrebbe essere cambiato.
Di questa opinione, sia il Wall Street Journal, che nei giorni scorsi aveva scritto: “L’eredità politica di Trump sarà per sempre segnata da questa violenza. I Repubblicani dovranno ricordarsi di quello che hanno visto in questi giorni se deciderà di correre ancora nel 2024”.
Sia Frank Luntz, analista repubblicano di Fox: “I democratici non otterranno i voti di chi sosteneva Trump, ma la sua reputazione sarà danneggiata per sempre”.
Incitare alla violenza? “Lo rifarebbe”
Inoltre, i tentativi dell’ex presidente di convincere i suoi sostenitori della possibilità di riconquistare lo Studio Ovale sarebbero vani. Come dichiarato da Jamie Raskin. Il deputato democratico ha infatti chiarito: “Miei cari colleghi, davvero c’è qualcuno di voi che pensa che se il Senato gli lascerà la possibilità di tornare nello Studio Ovale, Trump non inciterà di nuovo alla violenza pur di cercare di ottenere lo scopo che si è prefissato?”
Il processo: ci saranno i testimoni
Donald Trump è alla sbarra con l’accusa di avere incitato i manifestanti che il 6 gennaio scorso avevano assaltato il Congresso. Il voto finale era previsto per le 16 italiane, ma una mozione ha fatto slittare la sentenza. Con 55 sì e 45 no (una maggioranza semplice) è stati infatti approvata la richiesta di convocare testimoni e acquisire documenti.
In caso di voto a sfavore di Trump, sarà ufficiale la sua ineleggibilità ad un secondo mandato.
Il voto ora è programmato per le 21, ora italiana.