Il contrattacco israeliano è cominciato: sono state segnalate esplosioni soltanto in una zona a nord di Isfahan
Israele ha lanciato un attacco all’Iran all’alba di oggi, 19 aprile 2024, colpendo una base militare nella provincia di Esfahan, nella zona centrale del Paese e lo spazio aereo su Teheran e in altre città è stato chiuso per alcune ore.
Esplosioni sono state registrate anche nel sud della Siria: l’Iran ha dichiarato di aver abbattuto diversi droni e che non c’è stato “nessun attacco missilistico per ora” sul Paese, dopo che sono state udite esplosioni vicino alla città centrale di Isfahan.
L’attacco sferrato da Israele questa notte non ha avuto come unico obiettivo l’Iran, ma anche Siria e Iraq. A riportare la notizia sono i principali media turchi, tra cui la Cnn Turk, secondo cui i droni dello Stato ebraico avrebbero colpito anche obiettivi con legami con l’Iran e non ancora specificati, in Siria e Iraq, due Paesi in cui l’influenza di Teheran è cresciuta negli ultimi anni.
L’agenzia internazionale dell’energia atomica Aiea “può confermare che non vi sono danni ai siti nucleari dell’Iran”. È quanto si legge sul profilo ufficiale dell’agenzia su X: “Il direttore generale Rafael Grossi continua a chiedere a tutti un’estrema moderazione e ribadisce che gli impianti nucleari non dovrebbero mai essere un obiettivo nei conflitti militari. L’AIEA sta monitorando la situazione molto attentamente”, conclude il messaggio.
L’agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna ha annunciato che “non sono stati segnalati danni rilevanti” in seguito alle esplosioni udite all’alba. “In seguito all’attivazione della difesa aerea in alcune regioni del Paese, “non sono stati segnalati danni o esplosioni su larga scala”, ha dichiarato l’agenzia, sulla base delle informazioni riportate dai suoi giornalisti. L’agenzia ha aggiunto che “non sono state ricevute segnalazioni di lancio di sistemi di difesa missilistica”
Il messaggio che sarà lanciato da Capri, dove è in corso il G7 dei ministri degli Esteri, è un appello alla prudenza: “La presidenza italiana del G7 invita alla prudenza e a un’assoluta de-escalation”, ha detto il ministro Antonio Tajani a Rai News 24 commentando l’attacco israeliano delle scorse ore. “Chiediamo di fermare l’attacco a Rafah, vediamo se saremo convincenti”, ha aggiunto. “Lanciamo un appello alla de-escalation, alla prudenza”.
In tutto ciò, Washington era stato avvisato in anticipo dell’attacco israeliano all’Iran, come riportano alcuni media americani, e non avevano dato il via libera alla risposta israeliana all’Iran: “Noi non avevamo approvato la risposta”, ha dichiarato un rappresentante del governo. L’attacco e’ stato lanciato poche ore dopo che il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian aveva detto proprio alla Cnn che se Israele avesse lanciato attacchi ci sarebbe stata una reazione “immediata e ai massimi livelli”.
L’esercito israeliano “non ha commenti da fare in questo momento” ma non ci sarebbero impianti nucleari tra i bersagli dell’attacco lanciato all’Iran. Lo riporta la Cnn, che aveva chiesto notizie riguardo le esplosioni sentite in Iran.
Gli obiettivi degli attacchi, secondo un rappresentante dell’amministrazione Usa, non sono nucleari
Mentre secondo i media di Stato iraniani il principale aeroporto di Teheran ha ripreso la sua regolare attività, poiché prima tutti i voli erano stati sospesi, con tanto di chiusura dello spazio aereo, come conseguenza dell’attacco subito alle prime luci dell’alba.
Intanto l’Australia ha chiesto ai suoi cittadini di lasciare subito Israele: “C’è una elevata minaccia di attacchi terroristici e militari contro Israele e gli interessi di Israele nella regione – riporta una nota del dipartimento degli Affari esteri australiani – le condizioni di sicurezza potrebbero deteriorarsi velocemente. Chiediamo agli australiani che stanno in Israele o nei Territori occupati palestinesi di partire se è possibile”
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