Il confine tra Svizzera e Italia sarà spostato: ecco perché

Il confine tra Svizzera e Italia verrà spostato a causa dello scioglimento dei ghiacciai nelle Alpi, modificando la geografia locale

Il progressivo scioglimento dei ghiacciai sta causando modifiche significative ai confini tra Italia e Svizzera, specialmente nell’area del Plateau Rosa, una delle zone perennemente ghiacciate situata a sud-est del Cervino. Questa regione alpina ha visto una riduzione costante della massa glaciale, con conseguenti cambiamenti nelle linee di confine tra le due nazioni.

Di recente, il Consiglio federale svizzero ha approvato una nuova convenzione sui confini, che entrerà in vigore una volta che anche il governo italiano la ratificherà. Il problema principale dietro questo cambiamento è il riscaldamento globale, un fenomeno sempre più evidente che sta portando al ritiro dei ghiacciai, modificando la geografia dell’arco alpino.

Il confine tra Italia e Svizzera sarà spostato a causa dei ghiacciai alpini

Il confine tra Italia e Svizzera, come quello tra molte altre nazioni alpine, è spesso determinato dallo spartiacque, ovvero la linea che divide i bacini idrografici sui versanti delle montagne. In condizioni normali, questa linea di confine segue i crinali delle montagne e si basa su come l’acqua defluisce da una parte o dall’altra.

Tuttavia, quando lo spartiacque coincide con ghiacciai o nevai, il suo spostamento può essere notevole nel tempo a causa del ritiro dei ghiacci. Questo fenomeno ha reso necessario rivedere e ridefinire i confini tra i paesi coinvolti, in modo da tenere conto della nuova conformazione del terreno.

Il confine tra Svizzera e Italia sarà spostato a causa della fusione dei ghiacciai alpini
Il confine tra Svizzera e Italia sarà spostato a causa della fusione dei ghiacciai alpini – EPA/DOMINIC STEINMANN – Newsby.it

 

Il processo di ridefinizione dei confini tra Svizzera e Italia è stato avviato da diversi anni. Inizialmente, ci sono stati diversi incontri per discutere la necessità di aggiornare i confini in modo che riflettessero i nuovi dati geografici. L’obiettivo è garantire che i confini nazionali seguano il nuovo spartiacque, pur rispettando gli interessi economici delle due nazioni.

Un’area particolarmente interessata da questi cambiamenti è quella del rifugio Guide del Cervino, che si trova in parte in territorio italiano e in parte in Svizzera. Anche se queste strutture operano senza problemi grazie alla collaborazione tra i due paesi, una ridefinizione precisa del confine potrebbe semplificare la gestione delle operazioni turistiche e sciistiche.

Nel maggio del 2023, il Comitato per la manutenzione del confine nazionale tra Svizzera e Italia ha tenuto un incontro per discutere le modifiche da apportare al confine, in particolare nella zona del Plateau Rosa. Durante questi colloqui, si è deciso di rivedere i confini nelle aree della Gobba di Rollin e della Testa Grigia, che sono punti di riferimento geografici fondamentali per la delimitazione del territorio. Questo incontro ha rappresentato un passo importante verso l’adozione di un nuovo assetto territoriale, che ora attende di essere ufficializzato dal governo italiano.

Non sono ancora stati resi noti molti dettagli specifici, ma il confine tra Svizzera e Italia sarà spostato di alcune decine di metri verso il territorio italiano. Questo significa che la Svizzera guadagnerà una piccola porzione di territorio. Tuttavia, non ci saranno cambiamenti significativi per le strutture già esistenti, come funivie e impianti sciistici, che continueranno a operare come sempre. Il comprensorio sciistico del Plateau Rosa, uno dei più estesi delle Alpi occidentali, rimarrà operativo senza interruzioni, nonostante le modifiche al confine.

Il ritiro dei ghiacciai è un fenomeno sempre più preoccupante. Nel 2023, i ghiacciai svizzeri hanno perso circa il 4% del loro volume rispetto all’anno precedente, il che rappresenta la seconda perdita più alta mai registrata, secondo l’Accademia delle scienze della Svizzera. Solo nel 2022, la perdita era stata del 6%, il record assoluto. In alcune aree delle Alpi, i ricercatori hanno interrotto le misurazioni perché non c’è più abbastanza ghiaccio da analizzare. Se il riscaldamento globale continuerà al ritmo attuale, si prevede che molte delle aree glaciali delle Alpi scompariranno nei prossimi decenni. Questo non solo cambierà la geografia del territorio, ma porterà inevitabilmente a ulteriori cambiamenti dei confini tra le nazioni alpine.

Oltre al confine con l’Italia, la Svizzera sta negoziando con la Francia per ridefinire i confini in altre zone delle Alpi che stanno subendo gli effetti del cambiamento climatico. Il Consiglio federale svizzero ha chiarito che il ritiro dei ghiacciai sta ridefinendo naturalmente i confini. La linea spartiacque, un tempo stabile, sta ora cambiando a causa dello scioglimento dei ghiacci e delle nevi perenni. Questo fenomeno richiede un costante aggiornamento delle mappe e dei confini tra i paesi confinanti.

La ridefinizione dei confini è un processo complesso e delicato, che richiede la collaborazione tra le nazioni coinvolte. La Commissione mista per la manutenzione del confine italo-svizzero ha proposto una convenzione per rettificare i confini nelle aree della Testa Grigia, del Plateau Rosa, del rifugio Carrel e della Gobba di Rollin. Questa convenzione tiene conto degli interessi economici di entrambe le nazioni e garantisce che i nuovi confini siano stabiliti in modo equo e trasparente. La Svizzera ha già approvato questa convenzione e ora si attende che anche l’Italia faccia lo stesso.

Una volta che la convenzione sarà firmata da entrambe le nazioni, sarà pubblicata e la rettifica del confine sarà ufficialmente attuata. Questa rettifica è considerata una modifica minore ai sensi della legge sulla geoinformazione svizzera, il che ha permesso al Consiglio federale di approvare autonomamente la convenzione. Un accordo simile è già stato raggiunto tra Svizzera e Francia per affrontare problematiche simili legate allo scioglimento dei ghiacciai.

Questi cambiamenti dei confini sono una chiara conseguenza del cambiamento climatico. Il riscaldamento globale non solo sta alterando i paesaggi montani, ma sta anche mettendo in discussione i confini nazionali che, fino a pochi decenni fa, sembravano immutabili. La ridefinizione dei confini tra Svizzera e Italia dimostra quanto sia urgente affrontare queste questioni in modo collaborativo e pragmatico. Le autorità di entrambi i paesi hanno dimostrato una volontà comune di risolvere le questioni in modo pacifico, garantendo che gli interessi economici e la sicurezza delle infrastrutture in alta montagna siano tutelati.

La fusione dei ghiacciai alpini è solo uno dei tanti effetti del cambiamento climatico che influenzano non solo l’ambiente, ma anche le relazioni internazionali e la gestione dei confini. Il caso del Plateau Rosa rappresenta un esempio concreto di come il riscaldamento globale stia trasformando il nostro mondo, richiedendo un costante adattamento da parte delle nazioni e delle comunità locali.

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