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“Non uccidono soldati, uccidono civili”. Lo ha detto Volodymyr Zelensky in un’intervista alla Cnn rilasciata nel corso del 52° giorno di guerra in Ucraina. “Abbiamo prove audio e video in cui si sentono i russi dire che ci odiano e che ci distruggeranno”, ha detto ancora il presidente ucraino. Nel frattempo, il miliardario Roman Abramovich si sarebbe recato a Kiev nel tentativo di riprendere i colloqui di pace tra Russia e Ucraina, che si sono bloccati dopo che sono emerse prove delle atrocità russe contro i civili ucraini. Lo riferiscono all’agenzia Bloomberg fonti informate. Un portavoce del miliardario russo ha però smentito che si trovi in Ucraina. Abramovich avrebbe avuto un incontro con i negoziatori ucraini per discutere i modi per rilanciare i negoziati. Il miliardario russo, che un legame di lunga data con Vladimir Putin, ha agito come mediatore sin dall’inizio della guerra su richiesta di Zelensky.
Mosca annuncia che Mariupol è stata “ripulita” dalle truppe ucraine. Alla fine del 51esimo giorno di guerra in Ucraina, in tutta l’area urbana della città sul Mar d’Azov la resistenza è stata vinta. Soltanto un manipolo di forze di difesa resta asserragliato sotto i tunnel della grande acciaieria. La resa totale degli ucraini, che potrebbe avvenire da un giorno all’altro, sarebbe la prima vera svolta nell’invasione. Ma potrebbe anche costituire una netta conclusione sui tentativi di trovare una soluzione diplomatica. Volodymyr Zelensky lo ha detto in modo chiaro: se distruggeranno gli ucraini a Mariupol, i negoziati salteranno. Si comincia a temere anche per l’arrivo dei rinforzi con la notizia, sempre da Mosca, che i russi hanno abbattuto vicino a Odessa un cargo militare ucraino che trasportava le armi inviate dall’Occidente.
Le forze armate russe avevano offerto ai difensori di Mariupol di cessare le ostilità e deporre le armi entro le 6 ora di Mosca (le 5 in Italia) della mattina di domenica 17 aprile garantendo loro, in cambio, la vita. Lo aveva affermato in una dichiarazione il generale Mikhail Mizintsev, capo del Centro di gestione della difesa nazionale della Russia, che comanda l’assedio di Mariupol.
Il Consiglio di Difesa ucraino ha comunque definito un “falso” l’annuncio di Mosca della presa di Mariupol. “Il Ministero della Difesa russo sta diffondendo una falsa notizia, sostenendo che il suo esercito ha ripulito Mariupol dai combattenti del reggimento Azov”, informa su Telegram il Centro ucraino anti-disinformazione. “Le forze ucraine continuano a difendere Mariupol ma il Ministero della Difesa russo ha già riferito che l’intera città di Mariupol è stata completamente ripulita dai militanti Azov, dai mercenari stranieri e dalle forze armate. Vi avvertiamo: questa è una fake news!”.
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