Anzhela è una nostra amica. È un’amica di Newsby da diverso tempo ed è per questo che ascoltare le sue parole, pronunciate con il suo tono dolce e pacato ma carico di dolore, fa commuovere anche noi. Anzhela vive da quindici anni in Italia, dove lavora come addetta alle pulizie, ma la sua famiglia si trova ancora in Ucraina.
Ed è proprio ai suoi cari che dedica il suo primo pensiero: “A casa ho un figlio di 32 anni, un marito e mia madre, che ha 75 anni. Sono molto preoccupata per la situazione in Ucraina. Con gli occhi sono qui, ma con la mente e il cuore sono vicina al mio Paese e alla mia famiglia“.
E anche la nostra redazione è vicina al suo dolore e, in particolare, a suo figlio, che è giovane, forte ed è pronto ad arruolarsi nell’esercito per difendere i confini del proprio Paese e la propria libertà: “Mio figlio è pronto ad arruolarsi, se necessario. Vuole combattere per proteggere il suo Paese. Lui è un bravo paramedico e sa guidare bene l’ambulanza“, ci racconta con gli occhi colmi d’amore, orgoglio e preoccupazione. “Il mio cuore non è pronto per quello che lui intende fare, ma è grande abbastanza per decidere cosa fare nella sua vita. E se deciderà di partire per difendere il proprio Paese noi saremo con lui e aspetteremo un suo messaggio“.
Perché quello che sta accadendo in Ucraina è un qualcosa di “inaspettato” e di “terribile” come lo definisce Anzhela. Putin ha dichiarato che il suo obiettivo è “proteggere le persone che sono state sottoposte ad abusi e genocidio da parte del regime di Kiev per otto anni“, ma Anzhela ci confessa di non aver mai sentito parlare di simili soprusi nel suo Paese. “Guardando le immagini che arrivano dall’Ucraina mi preoccupo, ma la mia famiglia ha cercato di tranquillizzarmi. Mio figlio mi ha chiesto di essere forte. Anche lui e mio marito dovranno esserlo per convivere con la situazione attuale“, aggiunge.
L’escalation delle ultime ore è stata così rapida che molti cittadini ucraini non hanno avuto nemmeno il tempo di provare a fuggire. Alcuni di essi si trovano ammassati nelle stazioni, in cerca di un rifugio sicuro, altri bloccati alle dogane, con i confini del Paese che sono chiusi in uscita. “Mio marito ha detto di non aver alcuna intenzione di abbandonare la nostra casa. Continuo a consigliargli di preparare tutto prima della chiusura delle dogane. Lui però mi invita alla calma e mi promette che quando arriverà la bella stagione festeggeremo a casa… Chiedo a tutte le figlie, a tutte le madri e a tutte le nonne di pregare ogni giorno per i nostri figli, i nostri mariti, i nostri genitori e il nostro Paese, che è tanto bello. Non è giusto che nel 2022 sia coinvolto in una guerra così grande. Vogliamo solo la pace“.
E qui il volto di Anzhela torna a illuminarsi con quel sorriso dolce e amorevole che noi di Newsby abbiamo imparato a conoscere in questi anni: “Slava Ukraini!“, ci dice con dignità e fierezza. E noi, con lei, ci uniamo al suo appello: “Gloria all’Ucraina“!
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