Ieri, domenica 3 gennaio 2021, Greta Thunberg è diventata maggiorenne. Pur avendo solo 18 anni, l’attivista ha già fatto parlare molto di sé. Il merito è soprattutto nelle sue iniziative per sensibilizzare il maggior numero possibile di persone sul tema del cambiamento climatico. Le sue proteste solitarie davanti al Parlamento svedese hanno contribuito alla nascita del movimento Fridays for Future, che negli ultimi due anni ha portato nelle piazze di tutto il mondo milioni di persone preoccupate per il futuro della Terra. Parlando col Sunday Times, Greta ha dichiarato di non essere “il tipo di persona che festeggia i compleanni”. Il suo regalo ideale? Un maggior impegno da parte di tutti per la tutela dell’ambiente. Ma anche delle luci nuove per la biciletta sarebbero gradite. “Quelle che ho non funzionano e in Svezia fa buio presto”, ha spiegato al giornale britannico.
La lotta contro il cambiamento climatico
Pur essendo diventata uno dei punti di riferimento della lotta al cambiamento climatico, Greta resta pur sempre un’adolescente con tutte le preoccupazioni e le incertezze dei suoi coetanei. Anche lei si tormenta su questioni come la scelta dell’università o la carriera da intraprendere in futuro. A distinguerla dalla massa, però, è la serietà con cui porta avanti le sue battaglie ideologiche. Se da un lato la sua determinazione le ha permesso di sensibilizzare tanti giovani sui temi che le stanno a cuore, dall’altro l’ha anche esposta agli attacchi di alcuni personaggi importanti. Nel 2019, per esempio, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump la invitò tramite un Tweet a “lavorare sui suoi problemi di gestione della rabbia” e a “godersi un film con un amico”. I commenti del Tycoon arrivarono poco dopo la scelta della rivista Time di mettere in copertina la giovane attivista come persona dell’anno.
Il documentario su Greta Thunberg
In occasione del compleanno di Greta Thunberg, Prime Video ha reso disponibile “I Am Greta – Una Forza della Natura”, il documentario dedicato alla vita e alle proteste dell’attivista. Il film è stato realizzato dal regista Nathan Grossman, che fin dalle prime manifestazioni davanti al Parlamento svedese aveva deciso di utilizzare in qualche modo le immagini di quell’adolescente desiderosa di cambiare il mondo. Il successo delle proteste di Greta ha poi trasformato quello che doveva essere un cortometraggio in un documentario di oltre un’ora e mezza. Oltre al movimento Fridays for Future, la pellicola approfondisce anche la vita privata dell’attivista e, in particolare, la sua convivenza con la sindrome di Asperger.