Oggi è la Giornata Mondiale della Terra, scopriamo l’origine della ricorrenza e il tema dibattuto quest’anno
Il 22 aprile è la giornata dedicata al nostro Pianeta, più precisamente alla sua tutela e salvaguardia. Si tratta della più grande manifestazione ambientale che aiuta a ricordare ogni anno quanto sia importante prenderci cura della Terra se vogliamo sperare in un futuro positivo o, quantomeno, adatto alla sopravvivenza nostra e di ogni altra specie vivente.
Il primo Earth Day risale al 1970, dopo che un disastroso incidente a Santa Barbara, in California, provocò il rovesciarsi in mare di 10 milioni di litri di petrolio, causando uno dei più gravi disastri ambientali che siamo mai stati registrati.
Da quel giorno in poi, 193 Paesi del mondo si sono impegnati e continuano ad impegnarsi ogni anno per rendere omaggio alla Terra e alla sua tutela con un solo obiettivo: proteggerla dall’azione corrosiva dell’uomo.
Gli obiettivi di questa giornata internazionale sono:
Si tratta quindi di una giornata che riguarda tutti: le persone comuni, i politici, il governo, le aziende, la scienza e ogni altro piccolo pezzo di puzzle che deve a tutti i costi riuscire a plasmarsi se vogliamo che il risultato finale sia un quadro che raffiguri la nostra sopravvivenza e quella del nostro Pianeta.
Per la Giornata Mondiale della Terra di quest’anno, l’UNICEF ha voluto dare uno spunto di riflessione importante, su cui bisognerebbe concentrarsi ogni giorno e non solamente una volta all’anno, ovvero gli effetti dei cambiamenti climatici sui bambini e gli adolescenti.
A livello globale, il 90% dei bambini sono esposti a livelli di inquinamento altissimi fin dai primi anni di vita e soprattutto nelle fasi di crescita e sviluppo. Questa esposizione comporta ad un’ insorgenza di malattie associate ai cambiamenti climatici e all’inquinamento ambientale, soprattutto nei bambini al di sotto dei cinque anni di età.
Queste conseguenze deleterie non conoscono limiti geografici, infatti il cambiamento climatico è un problema ad ampio stretto, che colpisce ogni angolo della Terra. Basti pensare che nel 2020 “soltanto” 6.1 milioni di minorenni erano esposti ad un’alta frequenza di ondate di calore, mentre nel 2050 saranno 9,7 milioni, e il numero è destinato a crescere sempre di più.
Se non si prenderanno seri provvedimenti, il rischio è che l’insorgenza di malattie nelle nuove generazioni tocchi numeri da record, andando a compromettere il futuro di milioni di bambini e il futuro stesso del nostro Pianeta.
Un ulteriore esempio di progetto portato avanti da UNICEF, è Acqua e Igiene, che permetterà di acquistare dal 22 aprile al 27 maggio dei regali sostenibili per finanziare la sensibilizzazione dei più piccoli e delle loro famiglie verso un corretto utilizzo dell’acqua, evitando sprechi. Infatti, lo spreco dell’acqua è uno dei principali problemi ambientali a cui possiamo più facilmente contribuire con piccole azioni quotidiane, che potrebbero fare la differenza.
Tutti noi possiamo impegnarci, ogni giorno e non solo oggi, a condurre uno stile di vita più adatto alla sopravvivenza del nostro Pianeta.
Nel nostro piccolo possiamo:
La Terra è la nostra casa e se non cominciamo a prenderci cura di lei la vedremo sgretolarsi inesorabilmente su di noi.
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