Oggi è la giornata internazionale del bacio, scopriamo perché è stata istituita e cosa può nascondersi dietro un semplice bacio
Molti scrittori, cantautori, fotografi e registi hanno provato a descrivere la magia di un bacio. Alcuni sono riusciti a rendere giustizia a questo gesto così potente per quanto semplice, altri hanno fallito e non possiamo fare a meno di capirli: le emozioni e le sensazioni contenute in un semplice bacio sono talmente intense che può essere difficile riprodurle, descriverle o raccontarle. Ma oggi ci proveremo.
Innanzitutto, scopriremo insieme perché è stato scelto il 13 aprile per celebrare il bacio. Successivamente andremo a vedere cosa accade nel nostro corpo e nel nostro cervello quando diamo o riceviamo un bacio. Per concludere, scopriremo come viene considerato il bacio nelle diverse culture del mondo e vi mostreremo un paio di baci che hanno fatto la storia.
La giornata internazionale del bacio cade il 13 aprile di ogni anno per un semplice motivo: in un concorso in Thailandia nel 2013 una coppia ha compiuto un’impresa storica, ovvero due amanti si sono baciati per 58 ore, 35 minuti e 58 secondi. Così, per ricordare il bacio più lungo di sempre, ogni 13 aprile si festeggia la giornata mondiale del bacio.
La verità, è che questo gesto così tanto potente necessitava di una giornata tutta sua, e questo avvenimento è stato l’occasione perfetta per stabilire finalmente quando istituire la ricorrenza.
Il bacio è un gesto potente, in grado di suscitare una cascata di emozioni a prescindere che si stia baciando la persona che si ama, uno sconosciuto, un amico o qualsiasi altra persona. Si può dare un bacio per amicizia, per amore, per passione, e molti altri motivi. Ma in ogni caso non perde mai la sua potente carica emotiva e il suo significato.
Secondo Wlodarski & Dunbar, il bacio ha tre funzioni principali:
Tendenzialmente le donne baciano per uno dei primi due motivi di questo elenco, gli uomini tendono ad essere guidati più dall’eccitazione e vedono il bacio come un preludio dell’atto sessuale. Ovviamente questo dipende da persona a persona.
Negli ultimi anni sono stati condotti alcuni studi per capire quali fossero le sostanze neurobiologiche protagoniste quando si tratta di baci, e in seguito ad alcuni sondaggi, ricerche e indagini per immagini, è stato possibile identificare alcuni meccanismi.
Ecco i principali:
Solo il 46% delle culture mondiali considera il bacio un gesto romantico. Ad esempio, in alcuni Paesi il bacio è un gesto privato, che non va assolutamente mostrato in pubblico nemmeno come gesto di saluto. È il caso del Giappone, dove secondo al tradizione popolare per salutarsi per strada bisogna prediligere l’inchino invece che ricorrere ai due baci sulla guancia.
In Paesi come Slovenia, Serbia, Macedonia, Montenegro, Russia e Polonia, è buona usanza salutarsi baciandosi tre volte le guance in maniera alternata, mentre in Ecuador le donne di baciano solo sulla guancia destra.
In Mongolia, Vietnam, Cambogia e Polinesia, invece si utilizza il bacio eschimese per dimostrare il proprio amore invece che il canonico bacio sulle labbra, ovvero si strofina il proprio naso e la propria fronte con quelli del partner.
Possiamo dire, quindi, che siamo spinti a baciarci con altre persone perché fondamentalmente ci fa stare bene, a prescindere da quale siano le nostre intenzioni e finalità, purché ovviamente il bacio sia consensuale e voluto da entrambe le parti.
Un bacio ci permette di mettere alla prova i nostri sentimenti, abbassare le barriere difensive e fare entrare una persona nel nostro spazio personale, in cui difficilmente concediamo ad estranei di entrare. Inoltre, se siamo giù di morale, un bel bacio può migliorarcelo andando a risollevare i nostri bassi livelli di serotonina.
Insomma, è proprio il caso di dire che un bacio al giorno toglie il malumore di torno.
Tra i baci più famosi della storia non possiamo non citare Il bacio di Hayez, dove si può percepire tutto il desiderio, il pericoloso e l’angoscia del momento di saluto tra i due amanti.
O lo scatto di Alfred Eisenstaedt, in cui un marinaio bacia con passione un’infermiera a Times Square nel 1945 per festeggiare la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Se parliamo di film, invece, non possiamo non nominare il bacio sotto la pioggia tra George Peppard e Audrey Hepburn in Notorious, uno dei film più famosi di Alfred Hitchcock. Oppure il bacio tra Claire Danes e Leonardo di Caprio in Romeo + Giulietta. O, giusto per farvi piangere un po’, il passionale e più recente bacio tra Rachel McAdams e Ryan Gosling in Le pagine della nostra vita.
L’emozione di un bacio è difficile da descrivere. Quello che è certo è che non smetterà mai di fare battere i cuori di chi lo vive e di chi lo osserva, che sia attraverso un’opera d’arte, una fotografia o un film di altri tempi.
Se per baciarti dovessi poi andare all’inferno, lo farei. Così potrò poi vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai entrarci.
-William Shakespeare
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