Nonostante l’attacco con droni avvenuto al Cremlino lo scorso 4 maggio, Vladimir Putin non ha voluto rinunciare a presenziare le celebrazioni di oggi per la ricorrenza della Giornata della Vittoria e a pronunciare un discorso sulla Piazza Rossa, motivo per il quale sono state aumentate le misure di sicurezza. Seduto tra due veterani di guerra e circondato da militari, il Presidente della Russia ha voluto lanciare un chiaro messaggio al suo paese e a tutto il mondo. Vediamo quali sono state le frasi più importanti del suo discorso.
Le prime parole del Capo del Cremlino durante il discorso di oggi sulla Piazza Rossa sono state emblematiche: “La Russia come tutti vuole la pace”. Ha poi continuato dichiarando: “Oggi la civiltà è di nuovo a un punto di svolta. Una vera guerra è stata scatenata contro la nostra patria, ma garantiremo la nostra sicurezza”.
Il discorso dello Zar non ha poi risparmiato critiche e accuse all’Occidente e al governo ucraino, il quale è stato definito “un regime criminale”, aggiungendo che “il popolo ucraino è un ostaggio del colpo di stato ed è diventato una merce di scambio dei piani dell’Occidente, i quali sono piani crudeli e mercenari. Questa è la causa dell’attuale catastrofe in Ucraina”.
Sempre rivolgendosi all’Occidente ha dichiarato: “Provoca conflitti e rivoluzioni, distrugge valori per dettare ulteriormente le sue regole e un sistema di saccheggio e violenza“. Ha poi continuato facendo un parallelismo con il nazismo affermando: “Le élite occidentali hanno dimenticato quelle che furono le conseguenze delle pretese naziste di dominare il mondo”.
Continuando il suo discorso Putin ha voluto omaggiare chi oggi sta combattendo e oltre un centinaio di soldati che hanno combattuto in Ucraina e che oggi erano presenti alla parata: “L’intero Paese si è mobilitato per sostenere i nostri eroi che combattono nell’operazione militare speciale in Ucraina. Le battaglie che decidono il destino della nostra patria sono sempre diventate sacre. Siamo orgogliosi di chi partecipa all’operazione militare speciale, non c’è cosa più importante oggi. Il futuro del nostro Paese dipende da voi che combattete. Niente è più forte della nostra unità”.
Alla conclusione del suo discorso Vladimir Putin ha voluto ringraziare i presidenti di Bielorussia, Kazakhstan, Armenia, Kirghizistan, Uzbekistan, Tagikistan e Turkmenistan per essere stati presenti alle celebrazioni di oggi, affermando che è molto importante che i leader dell’ex blocco sovietico siano con lui “in memoria dei figli, dei padri, dei nonni e di altri parenti” che hanno contribuito a sconfiggere il regime nazista tedesco durante la seconda guerra mondiale, chiedendo un minuto di silenzio in loro onore.
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