Costretto a un look da pirata dopo una caduta mentre faceva jogging, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha preferito scherzarci sopra. “Aspetto i meme“, ha scritto su Twitter, mostrando la sua prima foto con la benda nera su un occhio e le abrasioni sul volto. E puntuali i meme sono arrivati. “Grazie per gli auguri, sembra peggio di quello che è“, ha voluto rassicurare il 65enne.
Un’operazione simpatia che forse aiuterà il suo governo “semaforo” a risalire un po’ nei sondaggi che da mesi lo vedono in fondo agli indici di popolarità.
La coalizione tra socialdemocratici, liberali e verdi sta scommettendo tutto sulle riforme progressiste. Dopo la liberalizzazione della cannabis, il Consiglio dei ministri ha approvato altre due leggi di stampo liberale – sul cambio di genere e sulla cittadinanza – che attendono il via libera definitivo del Parlamento.
Il progetto di legge sulla cittadinanza semplifica le procedure per ottenere il passaporto. Per richiederlo basteranno cinque anni di residenza, anziché otto, che potrebbero scendere a tre in presenza di “speciali risultati nell’integrazione”, come un buon livello di conoscenza della lingua tedesca, ottime prestazioni sul lavoro o nello studio e l’impegno nel sociale.
La nuova legge porta la firma della ministra dell’Interno Nancy Faeser e ha l’esplicito obiettivo di favorire l’arrivo e l’integrazione di lavoratori stranieri qualificati per supplire alla cronica mancanza di lavoratori specializzati (ne servirebbero almeno 400mila all’anno). “Riusciremo ad attirare le migliori teste del mondo soltanto se riusciranno a diventare in tempi ragionevoli membri a pieno titolo della nostra società con tutti i diritti democratici”, ha spiegato la ministra.
In futuro inoltre tutti i bambini nati in Germania da genitori stranieri riceveranno la cittadinanza tedesca se almeno un genitore ha vissuto legalmente nel Paese per più di cinque anni e non più otto anni.
Il rispetto della Costituzione tedesca, già richiesto in passato nelle procedure di naturalizzazione, verrà reso ancora più stringente. La nuova legge chiarisce infatti che “azioni antisemite, razziste, xenofobe o altre azioni motivate dal disprezzo per l’umanità” sono incompatibili con la Carta fondamentale e la cittadinanza tedesca.
La legge rimette mano anche alle norme sul cosiddetto doppio passaporto eliminando l’obbligo per chi arriva da Paesi extracomunitari di rinunciare alla nazionalità d’origine.
Particolari agevolazioni sono previste per le vecchie generazioni di immigrati, che spesso vivono in Germania da decenni. È il caso degli italiani, dei turchi e dei greci. Le persone che hanno almeno 67 anni non dovranno più sostenere un test scritto di tedesco per essere naturalizzate ma sarà sufficiente una prova orale di conoscenza della lingua.
Allo stesso tempo il provvedimento mira a rendere più difficile la procedura per le persone che non possono mantenersi autonomamente nel Paese. Alla cittadinanza tedesca infatti potranno accedere solo coloro che possono dimostrare di avere un lavoro o una fonte di reddito ma non chi riceve sussidi sociali.
Un altro disegno di legge approvato dal Consiglio dei ministri è quello che mira a semplificare le procedure per il cambio di genere sui documenti ufficiali.
Secondo il ministro della Giustizia Marco Buschmann, la “legge sull’autodeterminazione” renderà la vita più facile a “un piccolo gruppo per il quale questa norma ha una grande importanza”, ovvero le persone transgender, intersessuali e non binarie, ponendo fine alle regole previste dalla legge del 1981 che finora hanno imposto una valutazione da parte di due esperti e l’autorizzazione di un tribunale.
Gli adulti potranno cambiare il proprio nome e il proprio sesso legale presso gli uffici anagrafici senza ulteriori formalità. Dovranno comunque informare l’ufficio dell’anagrafe tre mesi prima di effettuare il cambiamento.
Le nuove norme consentono anche ai minori di 14 anni di cambiare nome e sesso legalmente, con l’approvazione dei genitori o di chi ne fa le veci. Spetterà ai genitori o ai tutori presentare la domanda all’ufficio anagrafe per loro conto. Se questi non sono d’accordo, gli adolescenti possono chiedere al tribunale della famiglia di giudicare il caso.
Il progetto di legge prevede la legalizzazione, entro certi limiti, della coltivazione e del consumo di cannabis nella prima economia europea.
La legalizzazione della cannabis era uno dei principali impegni assunti dal governo Scholz. La bozza messa a punto dal ministro della Salute Karl Lauterbach consente il possesso personale di 25 grammi di cannabis al giorno (50 grammi al mese) e la coltivazione in casa di tre piante. Per i minori di 18 anni il consumo resta vietato. La coltivazione sarà consentita anche all’interno di appositi “cannabis social-club”, formati al massimo da 500 persone ogni 6mila abitanti.
Lo scopo della misura è innanzitutto il contrasto al traffico illegale e alla criminalità, ha spiegato Lauterbach. Ma intende anche tutelare la salute di chi consuma marijuana.
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