“Vi chiedo di rafforzare lo sforzo generale per aiutare finanziariamente la creazione di uno scudo aereo per l’Ucraina“. Così il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha chiuso il suo discorso ai leader delle nazioni del G7, riunitesi ieri in forma virtuale. Dopo il pesante bombardamento di Kiev e di altre città dell’Ucraina, giudicato dal segretario generale dell’Onu Antonio Guterres “un’escalation inaccettabile”, le prime sette economie mondiali si sono radunate per ribadire la loro vicinanza al Governo ucraino.
“Non ci può essere alcun dialogo con l’attuale leader russo, che non ha futuro”, ha dichiarato Zelensky. A suo parere il capo del Cremlino ha ancora “spazio per l’escalation. È ora nella fase finale del suo regno” ed è “una minaccia per tutti noi“. “Quando l’Ucraina riceverà una quantità sufficiente di sistemi di difesa aerea moderni ed efficaci, l’elemento chiave del terrore russo, gli attacchi missilistici, cesserà di funzionare”, ha poi riferito Zelensky ai leader delle nazioni del G7, portando i ringraziamenti di “milioni di persone” che saranno “grate al Gruppo dei Sette per tale assistenza”.
Nel corso del G7, durato circa un’ora e mezza, gli storici alleati occidentali hanno riconfermato il sostegno a Kiev, condannando gli attacchi indiscriminati sulla popolazione civile innocente che “costituiscono crimini di guerra“. Gli Stati Uniti e la Germania hanno promesso “sistemi avanzati” di difesa antiaerea; mentre il Regno Unito ha assicurato di non “vacillare di un briciolo nella determinazione ad aiutare” l’Ucraina. Continua il sostegno anche da parte dell’Ue. “Resteremo al fianco di Kiev per tutto il tempo necessario e rafforzeremo le nostre sanzioni contro la Russia“, ha riferito la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen al termine della riunione del G7. “Il sostegno della Bielorussia all’aggressione russa deve avere delle conseguenze“, ha aggiunto.
Intanto il Cremlino ha inviato segnali agli Usa, aprendo ad un faccia a faccia Putin-Biden al G20 di novembre a Bali. Il presidente Usa si è dichiarato non propenso a un colloquio con Vladimir Putin, ma prenderebbe in considerazione un incontro qualora il presidente russo volesse parlare ad esempio del rilascio di Brittney Griner, l’americana in carcere in Russia.
“Se venisse da me al G20 e mi dicesse di voler parlare di Griner lo incontrerei. Dipende. Non ho intenzione di negoziare, e nessuno è pronto a farlo, con la Russia sull’Ucraina, sul mantenimento di parte dell’Ucraina. Quindi dipenderebbe in modo specifico da cosa vuole discutere“, ha riferito Biden in un’intervista alla Cnn, sottolineando che le trattative per una soluzione della guerra devono coinvolgere Kiev.
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