G7, i leader doneranno un miliardo di dosi di vaccino ai Paesi poveri

Inizia oggi, venerdì 11 giugno, il vertice del G7. I leader mondiali si incontreranno a Carbis Bay, in Cornovaglia, per fare il punto della situazione e capire come affrontare insieme il futuro. Il “padrone di casa” sarà Boris Johnson, che ancor prima dell’inizio ufficiale del meeting ha iniziato a fare delle promesse relative ai vaccini. Il primo ministro inglese, infatti, ha annunciato che il Regno Unito donerà entro il prossimo anno 100 milioni di dosi ai Paesi poveri, attraverso l’alleanza Covax. I primi cinque dovrebbero arrivare entro la fine di settembre. Johnson, inoltre, ha anticipato che i leader del G7 dovrebbero impegnarsi a donare un miliardo di dosi di vaccino ai Paesi meno sviluppati. L’obiettivo è “porre fine alla pandemia” nel 2022, sottolinea il governo inglese in una nota.

Al summit del G7, spero che i miei colleghi assumeranno impegni simili in modo che, insieme, possiamo vaccinare il mondo entro la fine del prossimo anno e ricostruire meglio dopo il coronavirus”. Lo ha dichiarato Boris Johnson.

G7, gli Usa doneranno 500 milioni di dosi di vaccino

L’amministrazione Johnson ha spiegato che gli Stati Uniti si sono già impegnati a donare 500 milioni di dosi di vaccino ai Paesi poveri. Nel comunicato si legge che i leader dei Sette “annunceranno la fornitura di dosi di vaccini contro il coronavirus” e “presenteranno un piano per ampliare la produzione di vaccini al fine di raggiungere questo obiettivo”.

Il Monte Recyclemore

In vista dell’inizio del G7, lo scultore Joe Rush ha presentato la sua versione del Monte Rushmore, interamente realizzata con scarti di dispositivi elettronici. Proprio come il celebre monumento scolpito da Gutzon Borglum, anche questa nuova opera (chiamata Mount Recyclemore) rappresenta dei personaggi legati al mondo della politica. Al posto dei volti dei presidenti statunitensi ci sono quelli dei leader del G7. La scultura si trova di fronte al Carbis Bay Hotel, il luogo dove si svolgerà il vertice, ed è stata creata per sensibilizzare sui danni all’ambiente causati dai dispositivi elettronici usurati.

 

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