Expo in lutto per Hamdan bin Rashid: chiuso il Padiglione Terra

La morte dello sceicco Hamdan bin Rashid Al Maktoum, vice governatore di Dubai e ministro delle finanze degli Emirati Arabi Uniti, ha colpito anche Expo 2020 Dubai. Oltre a esprimere le proprie condoglianze a suo fratello, lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, gli organizzatori dell’Esposizione Universale hanno anche sospeso con effetto immediato le visite a Terra – Il Padiglione della Sostenibilità. La sua eventuale riapertura verrà annunciata in seguito.

La morte di Hamdan bin Rashid Al Maktoum

Lo sceicco Hamdan bin Rashid Al Maktoum è morto a 75 anni. I funzionari degli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato il suo decesso senza specificarne le cause. È noto che lo sceicco era in cattive condizioni di salute già da diversi mesi e che lo scorso autunno era volato all’estero per un intervento chirurgico non meglio precisato. Inoltre, nelle ultime settimane lo sceicco Mohammed aveva pubblicato su Twitter delle preghiere per chiedere la guarigione del fratello.
Per rispettare le norme anti-Covid-19, solo i famigliari potranno prendere parte al funerale di Hamdan bin Rashid Al Maktoum. Tutti gli uffici governativi di Dubai resteranno chiusi per tre giorni in segno di lutto.

Il ruolo dello sceicco

Hamdan bin Rashid Al Maktoum controllava conglomerati di grande importanza per l’economia di Dubai, tra cui la Dubai Ports Authority, la Dubai Natural Gas Company Limited e il Dubai World Trade Centre. Oltre al suo impegno politico, era noto anche per la sua influenza nel mondo delle corse dei cavalli. Nel 1981 aveva fondato la Shadwell Racing, una società di corse di cavalli purosangue.

La vita di Hamdan bin Rashid Al Maktoum

Nato il 25 dicembre 1949, Hamdan bin Rashid Al Maktoum era il secondo figlio del defunto sovrano Rashid Bin Saeed Al Maktoum. Divenne ministro delle finanze degli Emirati Arabiti Uniti nel 1971, incarico che ha mantenuto fino alla morte. Nel corso della sua carriera si è occupato di attirare gli investimenti stranieri, gestire al ricchezza petrolifera del Paese e supervisionare la trasformazione di Dubai in un centro finanziario regionale. Inoltre, ha guidato le delegazioni degli Emirati al Fondo monetario internazionale e al Fondo per lo sviluppo internazionale dell’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec).

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