Prima della pandemia di coronavirus Sars-CoV-2, Expo 2020 Dubai si era posto un obiettivo ambizioso: attirare più di 10 milioni di visitatori. Secondo la Banca Mondiale, le condizioni attuali rendono difficile raggiungere questo traguardo, ma ciò non sminuisce in alcun modo gli ottimi risultati ottenuti finora. Expo “ha registrato un ottimo inizio e l’occupazione degli hotel è aumentata dal 54% nel 2020 al 62% nel terzo trimestre del 2021”. È quanto si legge nell’ultimo rapporto sulle economie della regione del Golfo stilato dalla Banca Mondiale. “Il turismo sta riprendendo rapidamente mentre le restrizioni ai viaggi vengono allentate sia nel Gcc”, i Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo, “sia in tutto il mondo, fornendo una spinta in particolare a Oman, Emirati Arabi Uniti e Bahrain”.
Nel rapporto si legge anche che la Coppa del Mondo nel 2022 “probabilmente manterrà l’interesse e il numero di viaggiatori nella regione, così come la ripresa dell’Hajj (il pellegrinaggio alla Mecca) senza restrizioni in Arabia Saudita. Le prospettive economiche per le economie del Gcc sembrano molto più rosee ora rispetto a sei mesi fa. Mentre il mondo esce dalla pandemia, i Paesi del Gcc stanno crescendo di nuovo. Il Pil è passato da un calo del 4,9% nel 2020 a un aumento del 2,6% nel 2021 sulla scia del rincaro del petrolio, più che raddoppiato da ottobre 2020”.
Secondo la Banca Mondiale, questo rimbalzo “si basa su eccellenti misure macroeconomiche e di gestione della pandemia attuate nel 2020 e nel 2021. I Paesi del Gcc hanno messo in atto una miriade di misure di sostegno per le imprese e i dipendenti durante la peggiore pandemia e sono stati tra i primi al mondo a vaccinare le loro popolazioni, con gli Emirati Arabi Uniti in testa al mondo con oltre l’85% di vaccinazioni complete e alcuni gruppi vulnerabili che hanno persino ricevuto una terza dose di richiamo. Nel complesso, si prevede che l’economia non basata sugli idrocarburi supererà l’economia petrolifera nel 2021“.
Pur avendo tracciato questo quadro positiva, la Banca Mondiale ha comunque evidenziato che “permangono dei rischi all’orizzonte”. Nel documento si sottolinea che “le autorità dovrebbero continuare a seguire la strada di una prudente gestione macroeconomica consolidando i propri equilibri di bilancio, procedendo con l’introduzione dell’Iva in Qatar e Kuwait e puntando a ridurre il ruolo dello stato nella gestione economica. Le entità legate al governo degli Emirati Arabi Uniti, in particolare quelle nel settore delle costruzioni, meritano un’attenta revisione per garantire che i loro prestiti rimangano sostenibili e si adattino alle nuove condizioni”.
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