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Un mese esatto di Expo Dubai 2020 e gli organizzatori iniziano a tirare lunghi sospiri di sollievo. Dopo un avvio smorzato dalle minacce del Covid-19 e da uno scetticismo globale sostenuto, via via l’esposizione universale ha raccolto la fiducia dei visitatori; che da metà ottobre in avanti hanno iniziato a popolare il sito espositivo, soprattutto nelle ore tardo-pomeridiane.
Grande attesa per il padiglione del Giappone
Ed è così che sono riapparse le code innanzi ai padiglioni, così come avvenuto durante l’edizione di Milano nel 2015, seppur dopo qualche settimana in più di attesa per la manifestazione emiratina. Il Giappone, come avvenuto in Italia, fa segnare nuovamente il record di attesa, al momento sospeso fra le tre e le quattro ore. Quello del Sol Levante si attesta dunque fra i padiglioni maggiormente ambiti.
A parziale giustificazione, bisogna sottolineare che il tour all’interno della struttura nipponica ha una durata di circa 60 minuti con i visitatori divisi per gruppi; da qui la facilità di assistere a lunghe file all’entrata a differenza di chi ha optato per un accesso più fluido e continuo delle persone.
Expo Dubai 2020, obiettivo 25 milioni di visitatori
Anche il clima sta dando il suo contributo: l’umidità osservata a inizio mese ha lasciato spazio a un’atmosfera più secca e ventilata, a beneficio in particolare delle famiglie che stanno raggiungendo Expo Dubai 2020 con nonni e figli piccoli al seguito.
Insomma, un’esposizione universale che con ottimismo affronta l’obiettivo dei 25 milioni di visitatori, cifra che secondo le proiezioni dovrebbe essere agevolmente superata. Attualmente il contributo più importante di visitatori lo sta dando la comunità indiana, molto presente a Dubai. Ma sono i turisti cinesi e poi quelli europei che secondo gli organizzatori daranno un’accelerata decisiva a partire dalla seconda metà di novembre.