La città scelta dalla 154° Assemblea Generale dell’Ufficio Internazionale delle Esposizioni per ospitare la prossima Esposizione Universale del 2020 è Dubai, negli Emirati arabi, che è stata decretata vincitrice dopo tre lunghe votazioni.
Dubai ha avuto la meglio sulla russa Ekaterinburg, la turca Smirne e la brasiliana San Paolo.
Ma prima di addentrarci nel fitto panorama delle novità, delle sorprese e degli eventi in programma nella prima Esposizione Universale in un Paese del Medio Oriente, che si svolgerà dal 20 ottobre 2020 al 10 aprile del 2021, è opportuno ricapitolare l’origine di Expo e la sua storia. L’Expo è la più grande esposizione universale che, oltre ad essere un’importante vetrina dove dare rilievo alle ultime scoperte e innovazioni di ogni singolo Paese, promuove il dialogo e la collaborazione tra gli Stati del mondo, favorendo gli scambi culturali e ideologici e incoraggiando una linea comune di sviluppo e innovazione.
La frequenza dell’Esposizione Universale è quinquennale, mentre la sua durata è di circa sei mesi: entrambi questi parametri sono stati decretati dal Bie (Bureau International des Expositions), l’organizzazione intergovernativa fondata nel 1928 a Parigi proprio per regolare lo svolgimento delle Esposizioni.
Ciò che differenzia l’Expo dalle esposizioni internazionali, oltre alla sua prolungata durata, è il tema universale sul quale si sviluppa, che generalmente racchiude l’interesse di tutta l’umanità. Ogni Expo, inoltre, è caratterizzata da una particolare struttura, che rappresenta l’icona simbolo dell’intera esposizione, quale l’Albero della Vita per l’edizione 2015 di Expo Milano. L’Esposizione Universale, come intuibile, ha due categorie di partecipanti: quelli ufficiali, che hanno confermato pubblicamente la propria adesione all’evento, ovvero i Paesi e le Organizzazioni Internazionali e i partecipanti cosiddetti non ufficiali, ossia le istituzioni, le aziende e le organizzazioni della società civile.
L’Expo nacque nel 1851 a Londra. Con il nome di “Great Exhibition of the Works of Industry of All Nations”, quella londinese fu la prima esposizione universale riconosciuta dall’Ufficio internazionale delle esposizioni, istituita con lo scopo di affermare la forza industriale dell’Impero britannico.
Il luogo scelto come culla della prima Expo fu il Crystal Palace, in Hyde Park, che divenne con il tempo uno dei principali simboli dell’Esposizione Universale.
L’evento rappresentò un’importante vetrina per diverse piccole e grandi invenzioni che diventarono poi parte integrante della vita di tutti i giorni. L’industria americana colse l’occasione per presentare al grande pubblico le prime dentiere e gli oggetti in gomma vulcanica di Charles Goodyear. L’Expo londinese accese i riflettori su uno dei simboli del West, la pistola a tamburo di Samuel Colt: il revolver che diede il nome alla rivoltella.
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