Anche a Expo Dubai si celebra la Giornata internazionale delle donne. In occasione della ricorrenza, ci sono stati vari interventi autorevoli, necessari per riepilogare i passi avanti compiuti negli ultimi anni e gli obiettivi ancora da raggiungere. Nel corso dell’evento “Women’s Status in Institutions and Culture”, svolto al Padiglione Italia, Ohood bint Khalfan Al Roumi, ministra di Stato per lo Sviluppo del governo e il Futuro degli Emirati Arabi Uniti, ha dichiarato che “insieme siamo andati lontano, ma certamente dobbiamo fare di più” per la parità di genere. “A livello globale, il World Economic Forum ha riferito che ci vorrà oltre un secolo per raggiungere la parità di genere in politica. Il gender gap dell’empowerment politico si è allargato negli ultimi anni. Un secolo è un tempo che non possiamo permetterci, la necessità di cambiamento è urgente e il tempo di agire è ora”, ha aggiunto.
“Gli Emirati hanno realizzato passi in questo senso”, ha poi sottolineato la ministra di stato. “Negli anni abbiamo aumentato il numero di parlamentari donne dal 22% al 50%. Il 27,5% del gabinetto degli Emirati è composto da donne”.
Durante l’evento è intervenuta anche Elena Bonetti, ministra per le Pari opportunità e la Famiglia. Anche lei ha sottolineato l’importanza di incrementare la presenza delle donne nei ruoli decisionali e di assicurare uguali opportunità per entrambi i sessi. “Dobbiamo implementare una nuova strategia globale per aumentare la leadership delle donne in politica e in tutti i settori della società. Abbiamo bisogno di diversità, è una strategia di successo in tutti i campi. È il momento di agire, con riforme strutturali del welfare e del sistema degli investimenti”, ha proseguito.
Bonetti ha parlato anche del rischio di “tornare indietro verso una visione che costruisce una realtà solamente nella prospettiva degli uomini, anche se è già animata da donne. Al contrario, l’opportunità è di rendere la ripartenza un momento di vera corresponsabilità tra uomini e donne di fronte al futuro che ci attende come comunità internazionale”.
Anche Marta Cartabia, la ministra della Giustizia, ha partecipato a “Women’s Status in Institutions and Culture”. “L’elezione o la nomina di una donna a capo di un’istituzione fanno ancora notizia. Ciò significa che c’è ancora molta strada da fare. I dati confermano che c’è ancora un ampio divario di genere nelle istituzioni pubbliche: in media, i parlamentari degli Stati membri dell’Ue hanno solo il 32% dei seggi detenuti da donne” e “nessun parlamento in Europa ha una maggioranza di donne”, ha spiegato.
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