Expo 2020, Paolo Glisenti visita il Padiglione Italia

Nella giornata di ieri, lunedì 1 febbraio, Paolo Glisenti, il Commissario per la partecipazione dell’Italia a Expo 2020 Dubai, ha fatto visita al cantiere del Padiglione Italia. Ad accompagnarlo è stato Nicola Lener, l’Ambasciatore d’Italia negli Emirati Arabi Uniti. Glisenti ha avuto modo di vedere con i propri occhi i progressi fatti dopo la conclusione dei lavori sulla parte strutturale dell’opera architettonica. Gli operai stanno ora procedendo al completamento delle infrastrutture interne per preparare il terreno per l’allestimento del percorso espositivo degli spazi funzionali.

Il Padiglione Italia prende forma

Lo scorso novembre, i lavori di costruzione della parte strutturale del Padiglione Italia sono giunti al termine, segnando un importante passo avanti verso il completamento dell’opera architettonica. La struttura ha raggiunto i 27 metri di altezza, grazie alla messa in opera di 165 pilastri verticali e alle “onde di copertura”. Quest’ultime sono 30 travi calandrate in acciaio, di altissima complessità ingegneristica e lunghe ognuna oltre 70 metri.

L’unione di innovazione e sostenibilità

Il Padiglione Italia unisce assieme innovazione e sostenibilità, due temi che saranno al centro della prossima Esposizione Universale. La struttura sarà priva di climatizzazione, ritenuta non necessaria, e verrà alimentata da energia autoprodotta, in parte proveniente dalle alghe. Inoltre, una parte della passerella interna del Padiglione sarà rivestita con prodotti realizzati anche con i fondi di caffè e le bucce delle arance fornite da una start up siciliana. Infine, il grande auditorium, ben 254 metri quadrati e 144 posti a sedere, sarà in parte realizzato con un materiale derivante dai funghi, con un impatto che sarà anche olfattivo.

La collaborazione con TOLO Green

È proprio nell’ambito della sostenibilità che si inserisce la collaborazione del Padiglione Italia con TOLO Green. L’azienda porterà a Expo 2020 Dubai i suoi impianti di coltivazione della Spirulina, che
cattureranno l’anidride carbonica emessa dai numerosi visitatori dell’Esposizione Universale e la trasformeranno in ossigeno.

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