Grazie all’intesa siglata con PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area), l’Italia potrà ospitare nel proprio Padiglione a Expo 2020 i progetti più innovativi dell’agrifood del Mediterraneo. Alcune delle iniziative che potrebbero essere presenti alla prossima Esposizione Universale sono state presentate in occasione dell’info-day che si è svolto presso il Ministero dell’Università e della Ricerca. Tra i 48 progetti che hanno vinto i bandi PRIMA nel 2019, ben 27 sono stati guidati da dei ricercatori italiani.
L’obiettivo del progetto “Stop Med Waste”, coordinato dall’Italia con l’Università Politecnica delle Marche assieme ad altri quattro Paesi euro-mediterranei (Cipro, Spagna, Tunisia e Turchia), è ridurre e contrastare lo spreco di cibo nel Mediterraneo prolungando la conservazione di alimenti deperibili. Si tratta di un risultato raggiungibile tramite l’utilizzo di tecnologie a basso impatto ambientale, basate sull’uso di mezzi fisici e biologici e sulle sostanze naturali ad attività antimicrobica ed elicitante. L’impatto di questo approccio potrà essere valutato tramite apposite soluzioni tecnologiche, che permetteranno di monitorare tutto il “ciclo di vita” degli alimenti.
Surefish è un progetto finalizzato a promuovere la pesca (legale, sicura e sostenibile) del Mediterraneo e a garantire tracciabilità e autenticità attraverso varie soluzioni innovative, tra cui l’uso di strumenti analitici e di tecnologie di ultima generazione come blockchain e ICT (Information and Communication Technologies). L’iniziativa, che vede la partecipazione di Italia, Egitto, Libano, Spagna e Tunisia, è coordinata da ECO, Engineering & Consulting insieme al Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Collaborando con Spagna, Tunisia e Turchia, l’Italia ha dato vita anche ad “Iguess Med”, un progetto, coordinato da CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), mirato allo sviluppo di un innovativo sistema di supporto per le serre nella regione del Mediterraneo. La creazione di un apposito Dss (Decisione Support Sistem) permetterà di migliorare la gestione della fertirrigazione, prevedere malattie e parassiti e migliorare l’efficienza climatica. Gli agricoltori potranno restare aggiornati sulle condizioni delle colture tramite feedback e avvisi che arriveranno direttamente sui loro smartphone e tablet.
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