Expo 2020, il coronavirus non fermerà l’impatto positivo sull’economia italiana

L’epidemia di coronavirus non impedirà a Expo 2020 Dubai di dare una spinta all’economia italiana: è quanto sostiene Lucio Lamberti, il professore associato di Marketing alla School of Management del Politecnico di Milano che, assieme alla docente Lucia Tajoli, ha condotto l’analisi della ricadute potenziali della partecipazione della Penisola alla prossima Esposizione Universale. Ipotizzando uno scenario in cui l’emergenza legata a Sars-Cov-2 sarà rientrata entro il 20 ottobre 2020, il giorno in cui la manifestazione internazionale aprirà ufficialmente le porte ai visitatori, l’esperto prevede che la Cina cercherà di riprendere in fretta quelle posizioni perse con il rallentamento dell’economia. “Ci immaginiamo una sua partecipazione con ancora maggiore forza propulsiva e quindi ancora più opportunità, soprattutto legate al tema dei progetti trilaterali in ambito Belt and Road Initiative nell’area”, prosegue Lamberti.

L’altro scenario

Prendendo in considerazione la possibilità che quando Expo 2020 Dubai aprirà i battenti l’epidemia di coronavirus sarà ancora in corso, Lamberti spiega che in un simile contesto l’Esposizione Universale diventerebbe un’occasione pressoché unica per cercare di recuperare le posizioni perse a causa del virus. “In questo scenario, il sistema Italia dovrebbe cercare di valorizzare, con un intervento ancora più forte, gli impatti e le ricadute economiche positive per il nostro Paese di questo evento”, afferma il docente. Secondo le stime di Lamberti e della collega Lucia Tajoli, Expo 2020 avrà un impatto positivo sull’economia italiana: in termini di fatturato e investimenti le aziende del Belpaese potranno beneficiare di un incremento di 1,67 miliardi di euro all’anno.

L’interesse delle aziende italiane per Expo Dubai 2020

L’importanza di Expo Dubai 2020 non è certo passata inosservata agli occhi delle aziende italiane. Il Commissariato per la partecipazione dell’Italia all’Esposizione Universale ha reso noto che anche dopo la chiusura nei termini dell’ultima call per le sponsorizzazioni del Padiglione Italia, risalente allo scorso 7 febbraio, sono continuate a pervenire numerose richieste e manifestazioni di interesse da parte delle imprese della Penisola.

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