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Esplosione in un grattacielo di Mosca, morto il fondatore del battaglione ArBat

Secondo l’agenzia di stampa statale Tass, l’esplosione ha avuto luogo intorno alle 9.45 ora locale, all’interno del complesso residenziale “Alye Parusa”

Un drammatico incidente ha scosso Mosca questa mattina, con un’esplosione avvenuta in un grattacielo che ha portato alla morte di Armen Sargsyan, il fondatore del battaglione armeno ‘ArBat’. Questa unità, nota per il suo coinvolgimento nei combattimenti in Ucraina al fianco delle forze russe, è stata al centro di una serie di eventi inquietanti che sollevano interrogativi sulla sicurezza e sulla stabilità interna della Russia. Secondo l’agenzia di stampa statale Tass, l’esplosione ha avuto luogo intorno alle 9.45 ora locale, all’interno del complesso residenziale “Alye Parusa”, un’area nota per ospitare diverse personalità e membri dell’élite russa.

Le vittime dell’esplosione

L’incidente ha causato non solo la morte di Sargsyan, ma anche di altre vittime, tra cui la sua guardia del corpo, Oleg Kasperivoch, mentre un’altra persona è rimasta gravemente ferita. La gravità della situazione è accentuata dal fatto che Sargsyan era già ricercato dalle autorità ucraine, un uomo il cui passato è intriso di controversie e accuse di violenze politiche.

La procura di Mosca ha avviato un’indagine sull’accaduto, cercando di capire se si tratti di un incidente casuale o di un’operazione mirata, un omicidio premeditato che potrebbe avere ripercussioni significative nel contesto geopolitico attuale.

Dinamica dell’attentato

Secondo le prime ricostruzioni, l’ordigno esplosivo potrebbe essere stato inviato per corriere, una modalità che suggerisce una pianificazione accurata e una conoscenza approfondita delle abitudini di Sargsyan. Al momento dell’esplosione, il fondatore del battaglione ArBat si trovava nell’atrio dell’edificio, diretto al parcheggio. Questa dinamica fa supporre che l’attentato fosse stato concepito per colpirlo in un momento vulnerabile, avvalendosi di informazioni dettagliate sulle sue routine quotidiane.

Le reazioni delle autorità russe

I servizi segreti russi sono già al lavoro sul luogo dell’esplosione, e il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha commentato la situazione, sottolineando la complessità delle indagini in corso. Le autorità russe si trovano ora a dover gestire le conseguenze di un evento che potrebbe far emergere tensioni interne, specialmente considerando il contesto di conflitto in Ucraina e le crescenti divisioni politiche in Russia. “Per noi è impossibile commentare ora”, ha detto Peskov, evidenziando la necessità di comprendere meglio la dinamica dell’accaduto prima di trarre conclusioni.

Il passato controverso di Armen Sargsyan

Armen Sargsyan non era un personaggio nuovo nel panorama politico e militare post-sovietico. Collaborazionista filorusso nell’Oblast di Donetsk, la sua figura era già nota per il suo coinvolgimento nelle violenze contro gli attivisti della Maidan nel 2014, un periodo di intenso conflitto politico che ha portato a cambiamenti significativi in Ucraina. Sargsyan, presidente della Federazione di pugilato della repubblica popolare di Donetsk, era considerato vicino all’ex presidente Viktor Yanukovich, il quale ha governato l’Ucraina fino alla sua destituzione durante le proteste di piazza.

Conseguenze per il battaglione ArBat

Il suo nome era presente nel database del sito ucraino ‘Peacemaker’, un registro di individui accusati di attività contro l’Ucraina. Nel 2018, dopo essere stato fermato in Francia in seguito a una richiesta di estradizione da parte delle autorità ucraine, Sargsyan era stato rilasciato su cauzione dopo soli due giorni. Questo episodio aveva ulteriormente alimentato le polemiche attorno alla sua figura e al ruolo che aveva svolto nel conflitto in corso.

Il battaglione ArBat, fondato da Sargsyan, è stato assorbito nella rete di mercenari Redut, un gruppo sostenuto dall’intelligence militare russa. La sua attività sul fronte ucraino ha suscitato preoccupazioni e tensioni sia in Russia che in Ucraina, e la sua morte potrebbe scatenare una serie di reazioni all’interno di questi gruppi, rivelando potenziali fratture nel sostegno alle operazioni militari in corso.

Implicazioni future

Questo episodio ha il potenziale di innescare un’ondata di tensioni, non solo in termini di sicurezza ma anche a livello politico, poiché il governo russo e le forze armate devono affrontare le conseguenze di un attacco che ha colpito una figura di spicco nel panorama dei conflitti in corso. La situazione rimane fluida, e gli sviluppi futuri potrebbero rivelarsi determinanti per il futuro del battaglione ArBat e delle operazioni russe in Ucraina.

Redazione

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