Con il 2021 che si avvicina alla conclusione, non mancano le canoniche celebrazioni di eventi e personaggi più significativi dell’anno solare. Una delle più attese, senza dubbio, è raccontata dalla copertina che il Time, uno dei principali settimanali d’attualità americani, dedica alla ‘Person of the Year’. Ma il nome scelto quest’anno, quello di Elon Musk, ha scatenato non poche polemiche. Benché non si tratti di una controversia isolata e lo stesso Time abbia spiegato (anche quest’anno) la natura delle sue scelte.
Elon Musk, la polemica per il riconoscimento del Time
I redattori della rivista statunitense hanno scelto Elon Musk descrivendolo clownesco e geniale allo stesso tempo, oltre che visionario, provocatore, con qualità da “showman”. Il Time ha citato, fra i successi dell’imprenditore nato in Sudafrica, la creazione del progetto Space X, il suo lavoro in Tesla e il suo impegno nella ricerca di fonti di energia alternative attraverso realtà come SolarCity.
C’è però una sorta di “lato oscuro” che ha fatto alzare anche più di un sopracciglio, non solo negli Stati Uniti. La critica principale è quella a livello economico. Diversi politici americani, tanto fra i Democratici quanto fra i Repubblicani, hanno accusato Musk, che contende a Jeff Bezos il ‘titolo’ di uomo più ricco del mondo, di “scroccare” (come scritto su Twitter dalla senatrice Dem Elizabeth Warren) soldi al sistema contributivo americano approfittando di pieghe legali che, come conferma un’inchiesta di Propublica, gli consentono di pagare un’aliquota reale pari ad appena il 3,27% sul suo immenso patrimonio.
Let’s change the rigged tax code so The Person of the Year will actually pay taxes and stop freeloading off everyone else. https://t.co/jqQxL9Run6
— Elizabeth Warren (@SenWarren) December 13, 2021
Altre critiche su Musk arrivano sono piovute nel corso degli ultimi mesi per la gestione delle sue aziende via Twitter. Emblematico il “sondaggio” a seguito del quale ha venduto il 10% di Tesla, una mossa cui nemmeno la commissione di controllo della borsa americana ha saputo dare una spiegazione logica. Da non dimenticare, infine, la recente diatriba con il senatore americano Bernie Sanders sulla tassazione alle persone più ricche, caratterizzata da una caduta di stile non da poco di Musk: “Continuo a dimenticare che sei ancora vivo”.
I keep forgetting that you’re still alive
— Elon Musk (@elonmusk) November 14, 2021
La controrisposta della rivista
Dal canto suo, la redazione del Time ha risposto alla polemica seguita nelle ore immediatamente successive alla pubblicazione della celebre copertina con il volto di Musk. Si tratta, infatti, di un “riconoscimento alla persona che più di ogni altra ha avuto influenza sugli eventi dell’anno solare. Nel bene e nel male“.
E andando a scorrere l’elenco di chi, dal 1927 in poi, ha ricevuto il riconoscimento, c’è da credere a quanto detto. Fra nomi indiscutibilmente apprezzati come, per citarne alcuni, quello del Mahatma Gandhi (1930), di Papa Giovanni XXIII (1962, primo e unico italiano a ricevere singolarmente la nomina a Persona dell’anno), di Martin Luther King (1963), di Barack Obama (2008 e 2012), o di Jamal Khashoggi (2018), ci sono personalità decisamente controverse, se non negative tout court.
Anche Hitler e Stalin nell’elenco delle ‘Persons of the year’
Adolf Hitler, ad esempio, fu nominato ‘Person of the year’ nel 1938 (il suo volto non apparve in copertina – unico caso nella storia della rivista), alla vigilia di una Guerra che avrebbe causato oltre 60 milioni di morti. Iosif Stalin, dittatore sovietico, fu persona dell’anno due volte proprio nel corso della Seconda Guerra Mondiale, nel 1939 e nel 1942. Il discusso presidente americano Richard Nixon apparve sulla copertina del Time come Persona dell’anno nel 1971 da solo e l’anno successivo con un altro personaggio controverso della politica mondiale, Henry Kissinger.
L’Ayatollah Khomeini, protagonista della rivoluzione islamica che portò l’Iran dalla monarchia alla repubblica con linea di potere “teocratica”, ottenne il riconoscimento nel 1979. Il volto del sempre discusso presidente russo Vladimir Putin campeggiò sulla copertina speciale del Time nel 2007, mentre quello di Donald Trump creò polemiche, per la sua nomina, nel 2016.
A testimonianza di scelte che valutano l’impatto di un personaggio sull’anno solare, senza dare giudizi di valore. Un compito riservato a chi scriverà i capitoli dei libri di storia del futuro, più che gli articoli di giornale del presente.