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Elezioni in Germania: vince la Cdu, che governo ci sarà?

Le elezioni del 2025 hanno segnato il ritorno della CDU alla guida della Germania, ma la formazione del nuovo governo resta incerta

Le elezioni federali tedesche del 23 febbraio 2025 hanno sancito la vittoria della CDU di Friedrich Merz, segnando un importante cambiamento politico per il paese. Il risultato, tuttavia, lascia aperti molti interrogativi sulla futura formazione del governo, dato il complesso panorama parlamentare e le difficoltà nell’individuare una coalizione stabile.

Il trionfo di Friedrich Merz e il ritorno del centrodestra

Friedrich Merz, 69 anni, leader della CDU e avvocato multimilionario, ha riportato il suo partito al vertice della politica tedesca dopo anni di difficoltà. Figura controversa, Merz è noto per le sue posizioni conservatrici e per la volontà di spostare la CDU su una linea più rigida, specialmente in materia di immigrazione e economia. La sua carriera politica, interrotta per diversi anni dopo uno scontro con Angela Merkel, lo ha visto successivamente ricoprire ruoli di rilievo nel settore finanziario prima di tornare alla guida della CDU nel 2022.

 

Durante la campagna elettorale, Merz ha posto al centro del suo programma tre temi chiave: una stretta sulle politiche migratorie, il rilancio economico della Germania e il rafforzamento del ruolo del paese nell’Unione Europea. Il suo impegno nel non collaborare con l’estrema destra di Alternative für Deutschland (AfD) ha contribuito a mantenere la CDU all’interno della tradizionale cornice del centrodestra, evitando derive più radicali.

Con chi governerà la CDU?

Nonostante la vittoria elettorale, la CDU da sola non dispone della maggioranza necessaria per governare. L’AfD ha ottenuto un risultato storico con il 20,8% dei voti, ma Merz ha escluso qualsiasi collaborazione con il partito di estrema destra. Questo restringe notevolmente le possibilità di formare una coalizione, lasciando come principali interlocutori i Socialdemocratici dell’SPD, che hanno ottenuto 120 seggi.

L’ipotesi più concreta è quella di una “grande coalizione” tra CDU-CSU e SPD, che garantirebbe la maggioranza assoluta in Parlamento. Tuttavia, questa opzione incontra forti resistenze all’interno dell’SPD, dove una parte della base e della leadership diffida di Merz, ritenuto troppo vicino ad alcune posizioni della destra. In particolare, il recente dibattito sull’immigrazione ha visto la CDU avanzare proposte simili a quelle dell’AfD, come il rafforzamento dei controlli alle frontiere e i rimpatri forzati, alimentando sospetti tra i Socialdemocratici.

I punti critici del programma di governo

Se la CDU riuscirà a trovare un accordo con l’SPD, il nuovo governo dovrà affrontare questioni spinose che hanno già diviso le due formazioni politiche.

  • Immigrazione: la CDU propone un controllo più severo dei confini e un aumento dei respingimenti, oltre all’adozione di un “modello Albania” simile a quello pensato dall’Italia. L’SPD, invece, è più incline a soluzioni meno rigide, basate su quote e integrazione.
  • Spesa per la difesa: Merz vuole destinare almeno il 2% del PIL alla difesa e ha proposto di reintrodurre la leva obbligatoria, abolita nel 2011. Questo punto potrebbe creare tensioni con l’SPD, che ha una visione più prudente sulle spese militari.
  • Politica economica e debito pubblico: il leader della CDU si è dichiarato contrario all’emissione di nuovo debito pubblico e ha manifestato riserve sul debito comune europeo. Questo potrebbe scontrarsi con la posizione dell’SPD, più aperta a misure di stimolo economico.
  • Settore automotive e ritorno al nucleare: la CDU punta a eliminare il divieto UE sulla vendita di auto a combustione dal 2035 e a riaprire il dibattito sull’energia nucleare, due temi che potrebbero trovare ostacoli all’interno di un’eventuale coalizione con i Socialdemocratici e i Verdi.

Le incognite sulla stabilità politica

Anche se si riuscisse a raggiungere un accordo con l’SPD, il governo di Merz potrebbe incontrare difficoltà interne alla sua stessa coalizione. Markus Söder, leader della CSU, il partito gemello della CDU in Baviera, ha già manifestato alcune divergenze strategiche e potrebbe rappresentare un elemento di instabilità. Inoltre, la necessità di ottenere il sostegno dei Verdi in alcune votazioni cruciali, come l’approvazione del bilancio e il finanziamento della difesa, potrebbe complicare ulteriormente il quadro politico.

Giuliana Presti

Laureata in Giornalismo e Cultura Editoriale presso l'Università di Parma. Scrivo di cinema, cultura e attualità e amo la fotografia e la buona musica.

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