Per il secondo anno consecutivo, l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, l’organizzazione che gestisce gli Oscar, ha respinto la richiesta di Volodymyr Zelensky, il presidente dell’Ucraina, di apparire in video nel corso della notte dedicata ai riconoscimenti cinematografici più prestigiosi. Lo riporta la rivista settimanale Variety, secondo la quale la richiesta del leader, trasmessa da Mike Simpson dell’agenzia Wme, sarebbe stata rimandata al mittente. Zelensky ha così visto sfumare la speranza di far seguire la sua video-apparizione al festival del cinema di Berlino a uno spot virtuale nel corso dell’assegnazione degli Oscar. Per il momento l’Academy non ha commentato la notizia.
Per Zelensky un intervento nel corso della notte degli Oscar sarebbe stato molto importante, soprattutto perché nell’ultimo periodo il sostegno da parte del pubblico americano alla causa dell’Ucraina è calato. Lo scorso anno il producer Will Packer aveva respinto la sua partecipazione all’evento per evitare che l’opinione pubblica puntasse il dito verso una Hollywood pronta a dare spazio alle guerre che coinvolgono un popolo prevalentemente caucasico e non ai tanti altri conflitti in tutto il mondo in cui le vittime sono persone di colore. Un approccio senz’altro cauto, che nel corso del tempo è stato imitato anche da altri eventi.
Negli scorsi mesi ha fatto parecchio discutere la possibilità che Zelensky prendesse parte al Festival di Sanremo. Molti politici si sono espressi contro la “politicizzazione” dell’evento e hanno chiesto a gran voce un cambio di rotta. La Rai, che in un primo momento aveva parlato della presenza (presumibilmente virtuale) del presidente dell’Ucraina, ha dovuto fare un passo indietro e trovare un compromesso. Alla fine il tutto si è ridotto a una lettera di Zelensky letta da Amadeus durante la finale del Festival.
Zelensky avrebbe voluto condividere un messaggio di pace prima del calcio d’inizio della finale dei Mondiali di calcio 2022, ma la Fifa ha detto “no”. Il presidente dell’Ucraina si era offerto di apparire in collegamento video con i tifosi nello stadio in Qatar. Su un campo di calcio “il peggio che può succedere è un cartellino rosso, non un bottone rosso. Quando le persone sono unite dal calcio, le persone sono unite nella pace”, aveva dichiarato.
Nonostante alcuni no, Zelensky è riuscito a presenziare a parecchi eventi importanti nel corso degli scorsi mesi. Nell’ambito cinematografico è importante citare i Golden Globes, dov’è arrivato grazie a Sean Penn, il Festival di Cannes e la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il leader è intervenuto con un messaggio registrato anche nel corso dell’assegnazione dei Grammy Award: “Riempite il silenzio con la vostra musica”.
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