Covid, il Ceo di Pfizer non esclude un ritorno alla normalità in autunno

L’Europa potrebbe uscire dall’incubo del Covid-19 e tornare alla normalità entro il prossimo autunno. A sostenerlo è Albert Bourla, il Ceo di Pfizer. “Noi stiamo programmando di aumentare drasticamente le forniture di vaccini all’Europa nelle prossime settimane”, ha spiegato in un’intervista al Corriere della Sera. “In questo trimestre consegneremo oltre quattro volte in più che nel primo trimestre: 250 milioni di dosi dopo averne date 62 milioni fino a marzo. E siamo in discussione per fare di più. Certo, c’è sempre la possibilità che qualcosa vada storto, come si vede dai problemi che hanno le altre aziende. Ma io sono ottimista perché finora abbiamo prodotto tantissimo ed è andata bene quasi al 100%”, ha aggiunto il presidente di Pfizer.

Bourla: “Possibile ritorno alla normalità in autunno”

Sul possibile ritorno alla normalità in autunno, Bourla si è detto ottimista. “Credo di sì. Lo vediamo da Israele. Certo Israele è piccolo, con movimenti in entrata e uscita limitatati. Ma lì siamo riusciti a dimostrare al mondo che c’è speranza. Quello era il senso dello studio sui dati israeliani. Sapevamo che l’euforia sarebbe venuta meno quando la gente, mese dopo mese, avrebbe visto pochi cambiamenti. Ma in Israele si vedono i veri effetti: quando vaccini gran parte della popolazione diventa possibile tornare quasi alla vita di prima”, ha concluso il Ceo di Pfizer.

In arrivo 50 milioni di dosi in più del vaccino di Pfizer

Le dichiarazioni di Albert Bourla arrivano a un giorno di distanza dall’annuncio dell’arriva di 50 milioni di dosi aggiuntive del vaccino di Pfizer nel secondo trimestre del 2021. La notizia è stata comunicata da Ursula von der Leyen, la presidente della Commissione Europea. “Le 50 milioni di dosi erano inizialmente previste per il quarto trimestre del 2021, ora saranno disponibili nel secondo. Questo porta il totale delle consegne da parte di Pfizer-BioNTech a 250 milioni di dosi nel secondo trimestre. Queste dosi verranno distribuite pro quota in rapporto alla popolazione, a tutti gli Stati membri”, ha aggiunto von der Leyen.

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